EUROPA – Il modello di prezzo dinamico sta prendendo piede in Europa, dove i prezzi al dettaglio possono variare più volte al giorno per adattarsi alla domanda. Tuttavia, in Svizzera, questo approccio incontra una forte resistenza, nonostante la sua fattibilitĆ tecnica. La riluttanza ĆØ dovuta principalmente alla forte avversione dei consumatori svizzeri, che preferiscono prezzi stabili e prevedibili. Questo scenario crea un interessante contrasto tra le tendenze di mercato europee e l’approccio più cauto e tradizionale della Svizzera. In molti Paesi europei, i consumatori si stanno abituando al concetto che il costo di un prodotto non sia fisso, ma possa cambiare a seconda dell’orario o della domanda. Questa pratica, giĆ in uso in Paesi come la Norvegia e i Paesi Bassi, sfrutta le etichette elettroniche per aggiornare i prezzi in tempo reale. Ad esempio, una catena di supermercati in Norvegia adotta prezzi dinamici per ottimizzare le vendite e ridurre gli sprechi.
Il modello di prezzo dinamico in Europa
Anche negli Stati Uniti, l’adozione di etichette digitali ha sollevato il dibattito sui prezzi dinamici, specialmente nei negozi di alimentari. Tuttavia, la riluttanza dei consumatori e il rischio di insoddisfazione generale rimangono ostacoli significativi all’implementazione su larga scala.Ā In Svizzera, nonostante la tecnologia sia disponibile, i dettaglianti scelgono di non applicare i prezzi dinamici, per rispetto delle aspettative dei loro clienti. L’unica eccezione a questa regola riguarda la riduzione di prezzo sui prodotti prossimi alla scadenza, una pratica comune anche in molti altri Paesi, che ha come obiettivo la riduzione dello spreco alimentare. Questo approccio più cauto e pragmatico riflette un mercato che valorizza la stabilitĆ e la fiducia.