BERNA – Ricerca e innovazione per rafforzare l’economia europea, la Svizzera c’è.
RICERCA E ECONOMIA IN EUROPA
La segretaria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione, ha partecipato alla riunione informale dei ministri della ricerca e dell’innovazione dell’Unione europea tenutasi in Belgio. Questo incontro semestrale si è concentrato su dibattiti relativi ai programmi quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione, sulla cooperazione tra ricerca e industria e sullo sviluppo tecnologico nell’ambito della decarbonizzazione. L’incontro è stato seguito da una conferenza ministeriale internazionale tenutasi il 16 febbraio sul dialogo multilaterale sui principi e i valori per la cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione. I programmi quadro di ricerca e innovazione dell’UE sono i principali strumenti dell’UE per l’attuazione della politica scientifica e tecnologica comune. Introdotti nel 1984, sono ora sempre più focalizzati sull’innovazione per affrontare meglio le sfide sociali e rafforzare l’economia europea. In questo contesto, i ministri hanno discusso i compiti e gli obiettivi nonché le opportunità di cooperazione tra industria e ricerca. Allo stesso tempo, hanno trattato l’uso delle tecnologie verdi per la decarbonizzazione nel contesto della ricerca e della cooperazione industriale.
LO SVILUPPO
Nel suo discorso, la segretaria di Stato ha sottolineato l’importanza di mantenere un approccio equilibrato tra ricerca di base e ricerca applicata. I progetti lungo tutta la catena del valore dovrebbero consentire sia nuove scoperte fondamentali che innovazioni all’avanguardia, contribuendo così al progresso scientifico e alla risoluzione delle sfide sociali. In questo contesto, la segretaria di Stato ha ribadito l’importanza del Consiglio europeo della ricerca, orientato all’eccellenza. La segretaria di Stato ha inoltre rimarcato l’importanza della cooperazione in aree strategiche della ricerca e dell’innovazione, come gli affari spaziali e la quantistica, al fine di rafforzare la competitività dell’Europa. Durante questi due eventi, la segretaria di Stato ha potuto confrontarsi con i capidelegazione di Belgio, Ungheria, Paesi Bassi, Austria, Francia, Germania, Portogallo, Albania, Grecia e Regno Unito.