IMPRESA – Il settore svizzero delle tecnologie mediche (Medtech) si schiera in modo schiacciante a favore del nuovo pacchetto di accordi tra la Svizzera e l’Unione Europea, un sostegno che supera le due terzi delle aziende intervistate. Un sondaggio condotto da gfs.bern per conto di Swiss Medtech rivela che l’80% delle imprese considera questo pacchetto fondamentale per la piazza economica svizzera, e oltre il 70% lo ritiene cruciale per il proprio business. Questo forte consenso non sorprende, considerando che l’UE rappresenta il principale partner commerciale per l’industria Medtech, e si stima che un terzo degli oltre 70.000 posti di lavoro del settore dipenda direttamente dagli scambi con il mercato europeo. L’importanza cruciale di questo accordo ĆØ ulteriormente confermata dalla rottura dei negoziati nel 2021, che ha compromesso l’accesso diretto al mercato interno dell’UE, mettendo a rischio la competitivitĆ delle aziende svizzere in un contesto globale sempre più agguerrito.
Il supporto del settore Medtech
La necessitĆ di condizioni quadro stabili e affidabili emerge come uno dei fattori chiave che guidano questo supporto. La libera circolazione delle persone e l’accesso diretto al mercato europeo sono i pilastri che motivano la netta maggioranza delle aziende a favore dell’accordo. Curiosamente, il sostegno ĆØ aumentato significativamente dopo l’annuncio dei nuovi dazi statunitensi sulle merci svizzere, passando dal 60% al 68%, un chiaro segnale che l’incertezza economica globale spinge le imprese a cercare stabilitĆ e partnership solide. Il Presidente di Swiss Medtech, Damian Müller, ha sottolineato come le aziende abbiano bisogno di un quadro normativo prevedibile per mantenere la propria leadership, e questo pacchetto rappresenta una soluzione concreta per ripristinare le relazioni commerciali con il loro partner più importante.