In Svizzera l’inflazione rallenta ancora sotto il 2%, c’è una crescita mensile

lugano

BERNA – In Svizzera l’inflazione rallenta ancora sotto il 2%, c’è una crescita mensile.

IN SVIZZERA INFLAZIONE AL 2%

L’inflazione in Svizzera rallenta ancora, scende sotto la soglia del 2% e si attesta sui minimi da due anni e mezzo. In giugno la crescita dei prezzi su base annua si è attestata al +1,7%. Questo a fronte del +2,2% di maggio, del 2,6% di aprile, del +2,9% di marzo e al +3,4% di febbraio. Stando ai dati pubblicati dall’Ufficio federale di statistica, nel sesto mese del 2023 l’indice dei prezzi al consumo si è fermato a 106,3 punti. Il rincaro annuo è ai minimi da gennaio 2022 allora era all’1,6% e si trova nella fascia delle aspettative. Gli analisti scommettevano su valori compresi fra +1,6% e +1,9%. La variazione dei prezzi rispetto a maggio è invece pari a +0,1%. Le attese erano comprese fa 0,0% e +0,3%. Secondo gli esperti, la crescita dei prezzi mensile è riconducibile a vari fattori, tra cui l’aumento del costo degli ortaggi. Sono salite anche le tariffe del settore alberghiero. Così come quelle del noleggio di veicoli. Si è invece dovuto pagare di meno per i trasporti aerei, benzina, diesel e frutta. Va peraltro notato il rincaro tuttora elevato per i prodotti alimentari, che mettono a referto un +0,9 mensile.

I CONSUMI

L’indice nazionale dei prezzi al consumo misura l’inflazione dei beni di consumo in Svizzera? Dunque l’indice mostra di quanto i beni di consumo sono diventati più cari rispetto al mese precedente, all’anno precedente o a qualsiasi altro momento precedente. L’indice, uno degli indicatori economici più importanti e maggiormente utilizzati, è riconosciuto come strumento di orientamento in politica e in economia. Il termine «inflazione» è spesso usato per descrivere il cambiamento della media annuale rispetto all’anno precedente. Questa percentuale descrive quindi la variazione di livello dei 12 mesi dell’anno in corso rispetto ai 12 mesi dell’anno precedente. Gli indici del livello dei prezzi confrontano il livello dei prezzi in un determinato momento. Sono informazioni utilizzate sia dai decisori politici su scala nazionale che dai privati, per determinare l’entità degli alimenti da pagare in un altro Paese o per la determinazione del salario per un contratto all’estero. Se si considera il prodotto interno lordo, nel 2021 in Svizzera il livello dei prezzi era di 154,4 punti. Pertanto, per quanto concerne il livello dei prezzi rispetto al prodotto interno lordo, la Svizzera è il paese più caro davanti all’Islanda e la Norvegia.