La più completa collezione d’arte israeliana fa il suo debutto internazionale

ardon

USA – La più completa collezione d’arte israeliana fa il suo debutto internazionale.

L’ARTE ISRAELIANA CON MORDECHAI ARDON

Nel corso del secolo scorso, l’arte israeliana è cresciuta e si è trasformata mantenendo un filo conduttore distinto. Esplorazioni di identità e luogo uniscono artisti separati da generazioni e stili. Osservando la produzione collettiva di questi diversi artisti si forma un ritratto di Israele sia socialmente che culturalmente nel corso del XX secolo. La collezione d’arte del Phoenix Group, compilata in gran parte dal loro ex fondatore Joseph Hackmey, che ha guidato l’azienda fino al 2002, è uno dei migliori esempi dell’intera ampiezza dell’arte moderna israeliana. Molte di queste opere, per ragioni storiche, furono collocate in Europa e negli Stati Uniti per gran parte del XX secolo. “Ha capito fin dall’inizio che acquistare queste opere significava riportarle a casa“, dice di Hackmey Roni Gilat-Baharaff, direttore senior internazionale di Christie’s.

LA COLLEZIONE

Dal 23 febbraio al 1° marzo, Christie’s New York presenterà Cent’anni di arte in Israele: selezioni di arte importante dalla collezione del gruppo Phoenix, una mostra non venduta che celebra la visione singolare dietro la più grande collezione d’arte israeliana aziendale in Israele. Segnerà la prima grande presentazione internazionale della collezione, che è stata precedentemente esposta al Museo d’Arte di Tel Aviv, all’Ashdod Museum of Art, ed è attualmente esposta al Museo di Ramat Gan. Tra i pezzi forti della collezione itinerante c’è Venezia di Mordechai Ardon, del 1957. Nato in Galizia nel 1896, Ardon fu studente della scuola Bauhaus dal 1921 al 1925. Si stabilì a Gerusalemme nel 1933 e iniziò a insegnare all’Accademia d’arte di Bezalel e Progettazione due anni dopo. Lo stile di Ardon è astratto, ma come quello del suo maestro Paul Klee, è un’astrazione con una risonanza spirituale. Ispirata in egual misura dall’esperienza vissuta e dalla tradizione mistica ebraica della Kabbalah, Venezia presenta sfumature che sembrano vibrare l’una contro l’altra in un’armoniosa intersezione di colore e forma.