EUROPA – In un’Europa segnata da crescenti tensioni geopolitiche e da stringenti vincoli di bilancio, la sanità si trova ad affrontare sfide senza precedenti. La Commissione per gli affari sociali, la salute e lo sviluppo sostenibile ha recentemente acceso i riflettori su un problema cruciale: il peggioramento delle disuguaglianze nell’accesso all’assistenza sanitaria. Di fronte a questo scenario, l’obiettivo di promuovere la copertura sanitaria universale è diventato un’urgenza politica e sociale. Questo principio, fondato sull’idea di “non lasciare indietro nessuno“, non è solo una nobile aspirazione, ma un impegno concreto sancito dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Il rapporto redatto e adottato dal comitato, ha evidenziato la necessità per gli Stati membri di intensificare gli sforzi per raggiungere l’obiettivo 3.8 dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile 3 entro il 2030. Ciò significa non solo riconoscere una priorità politica nazionale, ma anche stanziare un budget sufficiente per il suo effettivo raggiungimento. L’obiettivo è garantire a tutti i cittadini, specialmente a quelli in situazioni vulnerabili, un accesso equo, conveniente e di qualità all’assistenza sanitaria, sia fisica che mentale. L’invito ai governi europei è chiaro: è fondamentale investire nella salute come pilastro per la stabilità e la prosperità a lungo termine.
Accesso equo e qualità dell’assistenza per la sanità del futuro
La richiesta di un accesso equo e di qualità si traduce in azioni concrete, come sottolineato dal comitato. La copertura sanitaria universale deve includere un’ampia gamma di servizi “completi e accessibili”, che spaziano dalla prevenzione alla salute sessuale, riproduttiva e mentale. Un’attenzione particolare è stata posta anche al supporto per le vittime di violenza sessuale, evidenziando una visione olistica e inclusiva della salute. Per tradurre queste raccomandazioni in politiche efficaci, i parlamentari hanno suggerito agli Stati di avvalersi degli strumenti e degli standard del Consiglio d’Europa in materia di diritti umani. La Carta sociale europea rivista e la Convenzione di Oviedo sono indicati come riferimenti fondamentali per la stesura di politiche sanitarie che rispettino i diritti di ogni individuo. Infine, un ulteriore passo avanti è stato incoraggiato dal comitato: sostenere l’adesione del Consiglio d’Europa alla piattaforma multilaterale UHC2030. Questa iniziativa, secondo il comitato, non solo migliorerebbe il contributo del Consiglio all’allineamento globale degli sforzi per la copertura sanitaria universale, ma offrirebbe anche una preziosa opportunità per promuovere i suoi standard e strumenti all’interno di un quadro multilaterale, rafforzando la cooperazione internazionale in un settore vitale per il benessere di tutti i cittadini europei.