L’ARTE DI FREDERIC LEIGHTON, UN’IMMEDIATEZZA E UNA SPONTANEITÀ
ARTE – Nel 1869, la regina Vittoria fece visita allo studio-casa del pittore Frederic Leighton a Holland Park. Registrò nel suo diario di aver visto i suoi ultimi quadri da esposizione, seguiti da una quantità di schizzi… appena fatti da lui sul Nilo, che erano molto interessanti. C’è parecchio da scoprire in questo aneddoto. Innanzitutto, il fatto che la monarca ammirasse da tempo l’opera di Leighton, fin dal 1855, quando acquistò il primo dipinto da lui esposto alla prestigiosa Royal Academy Exhibition, la Madonna portata in processione di Cimabue.
I QUADRI
Il tour dello studio che Leighton le ha fatto fare offre anche uno spaccato della sua pratica artistica. Tale pratica era essenzialmente duplice: consisteva in dipinti altamente rifiniti da un lato, in genere con un soggetto storico, mitologico o religioso; e schizzi paesaggistici a olio, creati en plein air, dall’altro. È per il primo che Leighton è più noto, e su cui si basava il successo di tutta la sua carriera. Questi erano i quadri che esponeva al pubblico, un esempio famoso è Flaming June (1895), che raffigura il sonno baciato dal sole di una donna dai capelli lunghi in un diafano abito arancione. Questi erano i quadri che aiutarono Leighton a ottenere la presidenza della Royal Academy un incarico che ricoprì per 18 anni, dal 1878 fino alla sua morte.














