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venerdì 31 Ottobre 2025
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L’ascesa della cultura Woke: tra consapevolezza e critica

CULTURA – La cultura woke, inizialmente un appello a “svegliarsi” contro le ingiustizie razziali negli Stati Uniti, si è evoluta in un vasto movimento socioculturale che abbraccia l’intersezionalità delle oppressioni (razziali, di genere, sessuali, ecc.) e la necessità di un attivismo dal basso per riformare le strutture di potere. Questo movimento, reso popolare dalle proteste di Black Lives Matter, promuove l’inclusione (spesso sintetizzata come DEI: Diversity, Equality and Inclusion) e una rielezione della storia sensibile alle prospettive delle minoranze (talvolta associata alla Cancel Culture). Se i sostenitori la vedono come un passo essenziale verso una società più equa, i critici, come il neoeletto presidente Donald Trump e Elon Musk (che la definisce un “virus mentale“), la bollano come una forma eccessiva di politicamente corretto che soffoca la libertà di espressione e divide la società. Il dibattito sulla wokeness ruota quindi attorno alla tensione tra l’obiettivo di giustizia sociale e il timore che essa degeneri in una censura illiberale.

La Woke come minaccia?

La narrazione che dipinge la cultura woke come una “minaccia esistenziale” per gli Stati Uniti o per l’Occidente è promossa in gran parte dalla destra conservatrice, che utilizza il termine in senso dispregiativo per delegittimare l’agenda progressista. Le preoccupazioni sollevate dai critici non si focalizzano tanto sul desiderio di equità, quanto sugli eccessi percepiti: un’ossessiva attenzione al linguaggio che limita la libertà di espressione, una visione manichea che divide il mondo in “oppressori” e “oppressi”, e l’adozione opportunistica di politiche inclusive da parte di aziende (woke washing). Questa “guerra culturale” contro la woke, alimentata da figure come Trump che dichiara gli USA non più “woke“, rischia di oscurare le istanze di giustizia sociale da cui il movimento è nato. Tuttavia, l’impatto della wokeness sulle politiche di inclusione aziendale e sul dibattito pubblico dimostra che, al di là delle polemiche, essa ha profondamente influenzato le interazioni sociali e le istituzioni, ponendo domande fondamentali sulla natura di una società veramente equa e libera.

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