WASHINGTON (USA) – Le criptovalute pongono notevoli problemi fiscali che potrebbero peggiorare.
ATTENZIONE DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE SULLE CRIPTOVALUTE
di KATHERINE BAER – IMF
Le risorse crittografiche che possono essere utilizzate come strumenti di pagamento sono proliferate in più di 10 mila varianti dal debutto nel 2009 di Bitcoin, il primo e tuttora il più grande. La sconcertante velocità con cui si sono sviluppate e lo pseudonimo che possono fornire hanno lasciato i sistemi fiscali in difficoltà. In un nuovo documento, discutiamo di come i governi possono affrontare le sfide emergenti della tassazione di queste risorse crittografiche mentre il loro utilizzo è ancora limitato, in modo da evitare perdite di gettito fiscale e proteggere l’integrità del sistema fiscale. Le opinioni sulle risorse crittografiche sono diverse e mantenute con passione. La prospettiva di liberare le transazioni finanziarie dalla supervisione dei governi e dal coinvolgimento delle istituzioni finanziarie è per alcuni un sogno libertario.
LA CLASSIFICAZIONE
El Salvador e la Repubblica Centrafricana sono arrivati al punto di adottare Bitcoin come moneta a corso legale. I critici, tuttavia, vedono le criptovalute non solo come intrinsecamente prive di valore, ma come una copertura per il crimine, le truffe e il gioco d’azzardo. Indicano anche la loro vertiginosa volatilità. Bitcoin, ad esempio, è passato da 200 dollari un decennio fa a quasi 70 mila dollari nel 2021 prima di precipitare a circa 29 mila oggi. Il crollo di FTX lo scorso anno e le recenti azioni legali della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti contro Binance e Coinbase hanno alimentato l’ansia tra gli utenti mentre l’appello alle attività criminali si è riflesso in sequestri di alto profilo di miliardi di dollari. Questi sviluppi hanno innescato un controllo crescente da parte dei responsabili politici e richieste diffuse di regolamentazione.