STILE – Le lucertole della famiglia Xantusiidae rappresentano uno dei più straordinari esempi di resilienza nella storia evolutiva del nostro pianeta. Queste piccole creature, lunghe appena pochi centimetri, sono riuscite nell’impresa che molti giganti del Mesozoico non sono stati in grado di compiere: sopravvivere all’impatto dell’asteroide di Chicxulub che 66 milioni di anni fa causò l’estinzione di massa del Cretaceo-Paleogene. Mentre i dinosauri scomparivano per sempre dalla faccia della Terra, queste minute lucertole rimanevano saldamente ancorate ai loro rifugi nel Golfo del Messico, dimostrando che talvolta la sopravvivenza non dipende dalle dimensioni, ma dall’adattamento e dalla capacitĆ di resistere nei momenti più difficili.
Strategie di sopravvivenza in un mondo che cambia
Il segreto del successo evolutivo delle Xantusiidae risiede nelle loro straordinarie caratteristiche biologiche e comportamentali. Il loro metabolismo estremamente lento ha permesso loro di sopravvivere a lunghi periodi di digiuno durante i mesi di buio e freddo seguiti all’impatto asteroidale, quando la polvere e i detriti oscuravano il sole e compromettevano le catene alimentari globali. La loro preferenza per rifugi angusti e ben protetti – crepe nelle rocce, spazi sotto i tronchi caduti, anfratti naturali – li ha inoltre protetti dalle devastanti onde d’urto e dai cambiamenti climatici estremi che caratterizzarono quel periodo geologico. Ancora oggi, queste “lucertole notturne” continuano a popolare le stesse aree del Messico e della penisola dello Yucatan, rappresentando un ponte vivente tra il mondo perduto dei dinosauri e la biodiversitĆ contemporanea, testimoniando che la vita trova sempre un modo per persistere anche nelle circostanze più avverse.














