STILE – Le marmotte alpine stanno progressivamente cambiando il loro habitat, spostandosi verso altitudini maggiori rispetto al passato. Uno studio condotto dall’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe nella Valle della Dischma, nei Grigioni, ha rivelato che questi caratteristici roditori montani vivono oggi in media 86 metri più in alto rispetto a quarant’anni fa, raggiungendo quote di circa 2500 metri sul livello del mare. Questa migrazione altitudinale delle marmotte rappresenta un fenomeno interessante che coinvolge diverse specie alpine e solleva importanti questioni sulla conservazione della fauna montana nelle Alpi svizzere.
Habitat delle marmotte: fattori complessi oltre il riscaldamento globale
Contrariamente alle aspettative iniziali, la ricerca ha dimostrato che il riscaldamento climatico non è l’unico responsabile dello spostamento delle marmotte verso quote superiori. Altri elementi risultano determinanti per la scelta dell’habitat di questi mammiferi alpini: la necessità di terreno adatto per scavare le complesse gallerie sotterranee, la presenza di un manto nevoso sufficientemente spesso per l’isolamento termico durante il letargo, e la disponibilità di piante ricche di acido linoleico, fondamentale per la regolazione della temperatura corporea invernale. Le marmotte infatti soffrono di stress termico oltre i 25°C, rendendo cruciale l’equilibrio tra temperatura e disponibilità di risorse alimentari per garantire la loro sopravvivenza nelle Alpi in un contesto di cambiamenti ambientali sempre più evidenti.