UNA MOSTRA DI LEO MAILLET
ASCONA – Leo Maillet (1902-1990), nasce a Francoforte sul Meno, studia all’Università Städelschule di Belle Arti e diventa studente magistrale di Max Beckmann. Nel 1960 si stabilisce a Verscio in Svizzera. Maillet è stato un pittore espressionista e uno dei più importanti incisori del XX secolo. Tra altre opere, ha creato illustrazioni di F. Kafka e dipinti ispirati agli spettacoli del Teatro Dimitri. Lo Spazio Maillet è allestito nell’ex atelier dell’artista Leo Maillet, situato in un affascinante edificio costruito dall’architetto Dolf Schnebli, ispirandosi alla villa Sarabhai in India di Le Corbusier. L’atelier, nelle Terre di Pedemonte, è circondato da un idilliaco giardino di bambù e antichi castagni. All’interno di queste pareti evocative di un profondo vissuto artistico, si riscoprono le opere del maestro incisore Leo e le sculture del figlio Daniel. Lo Spazio Maillet è facilmente raggiungibile a piedi, distando solo 7 minuti dalla stazione ferroviaria di Verscio (Locarno-Domodossola), dove c’è il parcheggio per le automobili.
IL MUSEO
Il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona, situato in un bel palazzo tardo cinquecentesco affacciato su Via Borgo, nel cuore di Ascona, ospita la Collezione del Comune ed è sede di due fondazioni: la Fondazione Marianne Werefkin e la Fondazione Richard e Uli Seewald. La Collezione del Comune ha preso origine nel 1922, quando molti tra gli artisti giunti ad Ascona decisero di donare una loro opera, con lo scopo di creare il Museo Comunale di Ascona. Tra le opere più importanti si annoverano la Testa di ragazza di Alexej Jawlensky, La raccolta di frutta di Cuno Amiet e La casa rossa di Paul Klee, offerti dalla pittrice russa Marianne Werefkin assieme a cinque suoi lavori. La collezione si è arricchita progressivamente negli anni successivi. Ben rappresentato è il gruppo dell’Orsa Maggiore (Der Grosse Bär), costituito nel 1924 dalla stessa Werefkin, dai tedeschi Walter Helbig e Otto Niemeyer-Holstein, dagli svizzeri Albert Kohler ed Ernst Frick, dall’olandese Otto van Rees e dall’americano Gordon Mallet McCouch. Di rilievo il gesso di Marcel Janco, i dipinti di Arthur Segal (affrescatore delle lunette al cimitero di Ascona), l’olio astratto di César Domela, l’acquarello di Hermann Hesse.














