EUROPA – In Unione Europea, il dibattito sull’alimentazione dei giovani ĆØ diventato sempre più acceso, con una divisione netta tra chi privilegia il gusto e chi, invece, mette al primo posto la salute. A far discutere ĆØ soprattutto la politica fiscale, che spesso rende più convenienti cibi poco salutari rispetto a frutta e verdura. A Bruxelles, gli europarlamentari hanno lanciato l’allarme: “Una barretta di cioccolato costa spesso meno di un frutto”, denunciano. Questo paradosso ĆØ il risultato di politiche fiscali nazionali che, in molti casi, non incentivano il consumo di alimenti sani. L’IVA, l’imposta sul valore aggiunto, ĆØ una competenza nazionale e ogni governo sceglie autonomamente quali prodotti tassare di più o di meno. Il risultato ĆØ che, spesso, i cibi trasformati, ricchi di zuccheri, grassi e sale, hanno un costo inferiore rispetto a frutta e verdura fresca.
Le conseguenze sulla salute in Unione Europea
Questa situazione ha gravi conseguenze sulla salute dei giovani. L’obesitĆ e le malattie non trasmissibili, come il diabete e le malattie cardiovascolari, sono in aumento tra i giovani europei. Un’alimentazione scorretta, ricca di zuccheri e grassi, ĆØ uno dei principali fattori di rischio per queste patologie. Un gruppo di europarlamentari ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea, chiedendo un intervento per invertire questa tendenza. “Un’alimentazione non sana porta a un aumento dell’obesitĆ e delle malattie non trasmissibili“, denunciano i parlamentari, che vorrebbero vedere una maggiore uniformitĆ nelle politiche fiscali degli Stati membri.