TICINO –Ā Marco Odermatt domina il gigante di Adelboden, ennesima vittoria.
MARCO ODERMATT VINCE
Fra le porte larghe dello slalom gigante di Adelboden domina Marco Odermatt. Il 26enne svizzero vince scatenando la felicitĆ dei connazionali che si sono riversati sulle tribune per festeggiare lāennesimo successo. Odermatt fa unāimpresa dāaltri tempi lanciandosi allāarrivo in mezzo al pubblico presente al parterre, ma soprattutto battendo lāavversario per la generale Aleksander Aamodt Kilde e il croato Filip Zubcic. Nella prima manche a farla da padrona ĆØ la nebbia che costringe gli organizzatori a partire dallo start di riserva accorciando cosƬ la pista di gara. Se ĆØ vero che lāelvetico riesce a trovare ancora una visibilitĆ accettabile nella parte bassa, ĆØ impossibile non notare la sua capacitĆ di impostare lo sci nonostante le condizioni climatiche tuttāaltro che favorevoli. Al secondo posto appare lāaustriaco Stefan Brennsteiner che sostituisce nel migliore dei modi lāinfortunato Marco Schwarz, ma perde terreno nella parte finale dove Odermatt non ĆØ irresistibile.
LA GARA NELLA NEBBIA
La grande sorpresa arriva dal norvegese Aleksander Aamodt Kilde che, nonostante sia immerso in un mare di nebbia, si esalta sul tracciato disegnato dallāamericano Michael Bansmer e conclude la prima discesa da Odermatt lanciando un importante segnale in chiave Coppa del Mondo. Come giĆ visto spesso nel corso di questa stagione, il 27enne elveticoĀ gestisce il proprio vantaggio anche nella seconda mancheĀ riuscendo in parte a coprire alcune sbavature causate dallāerosione del terreno, ma addirittura incrementando sugli avversari confermandolo sul trono del gigante. Primo podio in carriera invece fra le porte larghe per Aleksander Aamodt Kilde che non esita nonostante lāumiditĆ presente sul terreno e sistema immediatamente gli errorini emersi sul muro finale. Un atteggiamento che lo ha piazzato a 1ā26 da Odermatt con cui proverĆ a giocarsi la Coppa del Mondo generale complice la soliditĆ del norvegese nelle gare di velocitĆ e che gli ha consentito di precedere il croato Filip Zubcic, sempre presente fra le porte larghe.














