GERMANIA – La Germania si posiziona come pilastro della difesa europea, annunciando un imponente investimento di 10 miliardi di euro per potenziare la sua flotta di droni militari. L’iniziativa, comunicata dal Ministro della Difesa Boris Pistorius durante una riunione NATO a Bruxelles, ĆØ una risposta diretta alla crescente minaccia ibrida e alle incursioni aeree della Russia. Berlino non solo punta all’acquisto di droni di ogni tipo e altitudine, da difesa a sistemi d’attacco, ma si offre anche di guidare il cruciale progetto per uno scudo europeo di difesa aerea promosso dalla Commissione Europea (ex Ministro della Difesa Ursula von der Leyen). Questo sforzo, che mira a integrare perfettamente le misure nazionali, il cosiddetto “Muro di Droni”, sottolinea la volontĆ tedesca di assumere una leadership visibile nel rafforzamento del fronte orientale dell’Alleanza, confermata anche dal prossimo dispiegamento di due caccia Eurofighter in Polonia fino a marzo 2026.
Le 5 azioni che decollano con l’ordine tedesco
L’ondata di spesa nel settore della difesa e sicurezza aerea sta catalizzando l’attenzione degli investitori sulle societĆ che partecipano ai maggiori programmi militari europei. Tra le cinque azioni che potrebbero beneficiare maggiormente di questo scenario, il colosso italiano Leonardo spicca grazie al nuovo ordine tedesco (stimato in $3.75 miliardi) per 20 caccia Eurofighter Typhoon. Il gruppo italiano fornisce oltre il 60% dell’avionica del velivolo e una quota lavori del 36%, rilanciando l’impianto di Torino e l’intero comparto. Anche le azioni degli altri partner del consorzio Eurofighter GmbH ā Airbus (Germania/Spagna) e BAE Systems (Regno Unito) ā sono in posizione favorevole. Infine, l’impulso sui droni e lo scudo aereo favoriranno probabilmente i giganti della difesa specializzati in radar, sistemi missilistici e guerra elettronica, come ad esempio Rheinmetall (Germania) e Thales (Francia), confermando il settore difesa come uno dei motori di crescita in Europa.














