ROMA, Italia – l’Unione Europea discute sui chip e sulla dipendenza da terre rare da parte della Cina. ACEA, l’associazione dei costruttori europei, lancia l’allarme: «le scorte di chip stanno finendo».
Panoramica al 31 ottobre 2025:
- Chi è Nexperia: Nata nei Paesi Bassi, Nexperia è uno dei principali produttori mondiali di semiconduttori discreti, MOSFET, diodi e componenti logici. I suoi chip sono utilizzati in centraline elettroniche (ECU) per veicoli, smartphone, elettrodomestici e dispositivi industriali.
- Proprietà cinese: Dal 2018, Nexperia è di proprietà di Wingtech Technology, gruppo cinese con forti legami statali. Questo ha sollevato preoccupazioni in Europa e negli Stati Uniti per il rischio di trasferimento di tecnologie sensibili.
- Crisi attuale: A settembre 2025, il governo olandese ha deciso di commissariare Nexperia invocando il Goods Availability Act, per tutelare la sicurezza economica nazionale. In risposta, la Cina ha bloccato le riesportazioni di chip verso l’Europa.
- Impatto sull’industria europea: Secondo ACEA, l’associazione dei costruttori europei, le scorte di chip stanno finendo. La produzione di auto rischia di fermarsi entro pochi giorni, con gravi ripercussioni su tutta la filiera.
- Contesto geopolitico: La crisi Nexperia si inserisce nello scontro tecnologico tra Cina, Europa e Stati Uniti. Washington ha chiesto ai Paesi Bassi di limitare l’accesso cinese a tecnologie critiche, mentre Bruxelles è accusata di lentezza nel rafforzare la propria autonomia con il Chips Act.




















