FOCUS – Le Nuove Sostanze Psicoattive (NPS) rappresentano una crescente sfida di salute pubblica. Si tratta di molecole prevalentemente sintetiche che mimano gli effetti di stupefacenti noti (come cannabis, MDMA, LSD), ma sono chimicamente modificate per sfuggire temporaneamente alla legge. Queste sostanze sono estremamente pericolose e possono causare tossicità devastanti e inaspettate, spesso maggiore rispetto alle droghe “classiche”. Le più diffuse sono i cannabinoidi sintetici e i catinoni sintetici, come i “Sali da bagno”. La loro potenza è allarmante: ad esempio, alcuni catinoni possono essere oltre 10 volte più potenti della cocaina. La situazione è aggravata dalla combinazione crescente di NPS con droghe illecite, aumentando drasticamente il rischio di overdose fatali per gli utenti inconsapevoli.
La sfida alla tossicologica delle NPS
Il grande pericolo delle NPS risiede nel loro status legale ambiguo. Finché la loro struttura chimica non viene identificata, caratterizzata e inserita nelle tabelle internazionali e nazionali degli stupefacenti, queste molecole “viaggiano” ai limiti della legalità. Questo ritardo normativo permette la loro diffusione incontrollata. Dal punto di vista tossicologico, l’elevata potenza dei cannabinoidi sintetici (oltre 220 monitorati nel 2021) e dei catinoni sintetici espone gli assuntori a gravi rischi neuropsichiatrici, tra cui psicosi, paranoia e comportamenti violenti. Per contrastare questa minaccia, l’Europa si affida a sistemi di allarme rapido (come l’EU Early Warning System) per l’identificazione precoce e la rapida regolamentazione delle Nuove Sostanze Psicoattive.














