Ora legale: quanto ci fa risparmiare?

BERNA – Ora legale: quanto ci fa risparmiare?

L’ORA LEGALE

È tornata l’ora legale in una notte particolare, quella che anticipa il giorno di Pasqua, tra sabato 30 e domenica 31 marzo. Il passaggio ha permesso di godere di un’ora di luce in più alla sera. Si dormirà un’ora in meno, quindi, ma il tramonto sarà ritardato di 60 minuti. Alla base di questa norma, che oltre all’Italia coinvolge anche quasi tutti gli altri paesi europei con poche eccezioni, c’è il risparmio energetico. Ecco quindi quando è previsto il passaggio all’ora legale e cosa cambia. L’ora legale sarà in vigore fino alla notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre 2024, quando avverrà il passaggio all’ora solare, che oltre a un’ora in più di sonno permetterà di godere di 60 minuti di luce in più al mattino. L’ora legale venne adottata per la prima volta nel nostro paese nel 1916, durante la Prima guerra mondiale. Abolita quattro anni dopo, venne ripristinata con lo stesso scopo, ma a fasi alterne, durante la Seconda guerra mondiale. Ma l’introduzione ufficiale del cambio dell’ora in Europa risale al 1966 e da allora la maggior parte dei paesi del continente ad eccezione di Russia, Islanda e Bielorussia ha aderito a questa pratica.

IL RISPARMIO

Nonostante comporti la perdita di un’ora di sonno, il passaggio permette di beneficiare di un’ora in più di luce durante la serata. Nel 1996, l’Unione europea adottò un’unica legislazione a riguardo, uniformando le prassi di tutti gli stati membri, in cui tutt’oggi è prevista tra l’ultima domenica di marzo e l’ultima domenica di ottobre. Secondo le stime di Terna, il gestore della rete di trasmissione italiana in alta tensione, durante i sette mesi di ora legale nel 2023, si è registrato un risparmio di circa 220 milioni di euro grazie alla riduzione del consumo di energia elettrica di circa 410 milioni di chilowattora. È stata anche osservata una riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Nel periodo dal 2004 al 2022, il minore consumo di energia elettrica dovuto all’ora legale in Italia è stato complessivamente di circa 10,9 miliardi di chilowattora, portando a un risparmio economico per i cittadini di circa 2 miliardi di euro. Tuttavia, lo spostamento in avanti di un’ora può causare difficoltà nell’addormentarsi, insonnia e un generale peggioramento della qualità del sonno poiché la produzione di melatonina è favorita dall’oscurità. Per questo motivo qualche anno fa è stata indetta una petizione su Change.org, la piattaforma gratuita di campagne sociali, con lo scopo di abolire l’ora solare e mantenere quella legale tutto l’anno.