CITTĆ DEL VATICANO – Il Vaticano ĆØ al centro di una significativa riforma finanziaria con l’intervento del nuovo pontefice, Leone XIV (Prevost), che, con il suo primo atto legislativo, abroga la precedente normativa di Papa Francesco (Bergoglio) del 2022. Il Motu Proprio “Coniuncta Cura“, datato 29 settembre e reso pubblico il 6 ottobre 2025, cancella il Rescriptum che assegnava allo IOR (Istituto per le Opere di Religione) il ruolo di unico ed esclusivo gestore degli investimenti finanziari della Santa Sede. Questa mossa storica sancisce il principio di “mutua collaborazione” tra gli enti della Curia Romana, cercando di risolvere il persistente braccio di ferro tra la “banca del Vaticano” e il fondo sovrano della Santa Sede. L’obiettivo ĆØ chiaro: ottimizzare la gestione dei beni finanziari attraverso una maggiore flessibilitĆ . L’APS A (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica) vede significativamente accresciuta la sua libertĆ di azione e centralitĆ . L’APS A ora non ĆØ più vincolata all’esclusivitĆ dello IOR, potendo ricorrere ad intermediari finanziari esterni, purchĆ© ciò sia ritenuto “più efficiente o conveniente” dagli organi preposti. Questa svolta rappresenta un radicale riposizionamento delle competenze economiche all’interno della Curia Romana, con l’APS A che torna ad essere l’attore centrale nella gestione dei beni mobiliari vaticani, in linea con le direttive e la politica approvata dal Comitato per gli Investimenti.
CentralitĆ APSA e ruolo del comitato per gli Investimenti
La Lettera Apostolica “Coniuncta Cura” interviene direttamente sulla gestione delle finanze vaticane, stabilendo nuove regole per gli investimenti finanziari della Curia Romana. La nuova norma prevede che l’APS A, pur facendo generalmente uso della struttura organizzativa interna dello IOR per le sue attivitĆ di investimento, abbia la facoltĆ , previa valutazione del Comitato per gli Investimenti, di avvalersi di intermediari finanziari in altri Stati se ritenuto più vantaggioso. Questa disposizione toglie di fatto l’esclusivitĆ allo IOR, trasformando il suo ruolo da gestore unico a partner privilegiato, ma non obbligatorio, dell’APS A. Il Comitato per gli Investimenti, presieduto dal Cardinale Kevin Joseph Farrell, assume un ruolo cruciale, diventando l’organo che stabilisce le disposizioni e approva la politica di investimento a cui tutte le attivitĆ finanziarie della Santa Sede devono conformarsi. Il provvedimento di Leone XIV, frutto di tre mesi di consultazione tra i principali organismi vaticani, incluso il Consiglio per l’Economia, ripristina la centralitĆ dell’APS A come amministratore di fatto del patrimonio mobiliare della Santa Sede, ponendo fine al tentato accorpamento funzionale sotto lo IOR e inaugurando un modello più distribuito e flessibile, mirato a una migliore efficienza nella gestione finanziaria.