AMERICA LATINA – I principali centri di produzione di droga si concentrano in aree geografiche ben definite. Il Sud America, con Colombia, Perù e Bolivia, domina la scena della cocaina, essendo la Colombia il leader indiscusso. Per quanto riguarda gli oppiacei, come l’eroina, la produzione è prevalentemente localizzata in Asia: la Mezzaluna d’Oro (Afghanistan, Iran, Pakistan) è la fonte primaria, con l’Afghanistan in testa. Altri centri significativi di oppiacei includono il Triangolo d’Oro (Birmania, Thailandia, Laos) e, in misura crescente, il Messico e la Colombia stessa. La lotta al narcotraffico si concentra su queste catene di approvvigionamento e sulle rotte che collegano queste aree ai mercati globali.
Dalle zone di origine ai mercati di consumo: le dinamiche del narcotraffico
Definire il paese con il “più traffico di droga” è complesso, poiché le dinamiche variano tra produzione, consumo e transito. Sebbene l’Afghanistan e la Colombia siano i maggiori produttori di oppiacei e cocaina, rispettivamente, i principali mercati di consumo si trovano in Occidente. Stati Uniti, Paesi europei, Russia e Australia sono i maggiori destinatari. Il narcotraffico internazionale sfrutta anche importanti aree di transito, come il Medio Oriente e l’Africa, che fungono da snodo cruciale per lo spostamento delle sostanze stupefacenti dai luoghi di produzione ai mercati finali. La comprensione di queste geografie è essenziale per contrastare efficacemente la filiera del narcotraffico.














