Quanto costa in gas serra la costruzione di un edificio? Valori zero entro il 2025

EDILIZIA – Quanto costa in gas serra la costruzione di un edificio? Valori zero entro il 2025.

LA COSTRUZIONE DI UN EDIFICIO

Gli edifici emettono emissioni dannose per il clima sia in fase di costruzione che di esercizio. In vista dell’avanzamento del cambiamento climatico e dell’obiettivo il Consiglio federale, per raggiungere emissioni nette zero in Svizzera entro il 2050,  ha introdotto un valore limite per le emissioni di gas serra durante la costruzione a partire dal 2023. Si tratta di una conseguenza logica a seguito del divieto di utilizzare combustibili fossili in vigore dal 2017. Le emissioni di gas serra (EGES) durante la costruzione svolgono un ruolo importante, soprattutto nel caso di edifici molto efficienti a causa delle emissioni geogeniche che si verificano in particolare durante la produzione del calcestruzzo. Oltre alle emissioni dei gas serra, ecco anche lo stoccaggio del carbonio; perché “parcheggiare” le emissioni, ad esempio in un edificio in legno, ha un effetto positivo sulla crisi climatica. Per contenere lo sforzo dei progettisti hanno ha sviluppato una semplice verifica che ha integrato nel formulario di verifica.

I VALORI

A proposito dei nuovi requisiti: si stanno dimostrando validi? Chiaramente troppo presto per trarre conclusioni definitive. Tuttavia gli esperti si dichiarano cautamente ottimisti per il seguente motivo: i valori limite per le emissioni di gas serra durante la costruzione sono descritti da alcuni come molto impegnativi e da altri come facili. È chiaro che sono abbastanza facili da raggiungere per un edificio in legno senza scantinato, ma in un condominio in pendenza con scantinato è difficile. Se vogliamo la densificazione dei quartieri residenziali e si vuole continuare ad avere un’ampia efficacia, i valori limite devono essere raggiungibili anche nel secondo caso. L’altra grande domanda è se e come si possano realizzare i requisiti di protezione termica estiva molto più elevati, soprattutto nelle regioni calde e con grandi profondità degli ambienti. Nelle località più calde, probabilmente non sarà più possibile fare a meno del raffrescamento e nelle aule scolastiche sarà una sfida bilanciare l’isolamento termico e la luce naturale.