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Sanità europea a rischio: il fondo Eu4Health minacciato nel prossimo bilancio Ue

EUROPA  La sanità europea potrebbe trovarsi di fronte a un drastico ridimensionamento nel prossimo bilancio settennale dell’Unione Europea. Mentre Bruxelles si prepara a presentare la nuova proposta finanziaria a luglio, le prime indiscrezioni alimentano preoccupazioni crescenti: il programma Eu4Health, nato come risposta strategica alla pandemia di Covid-19, rischia di essere ridotto drasticamente o addirittura eliminato. Le priorità emergenti, come la difesa comune e il rafforzamento della competitività industriale, stanno drenando risorse sempre più consistenti, mettendo in secondo piano il settore sanitario, che era stato uno dei pilastri centrali dell’ultimo mandato della Commissione. L’ipotesi di fondere il fondo Eu4Health con altri strumenti finanziari generici solleva forti timori tra gli operatori del settore e i cittadini europei, preoccupati per un arretramento nella costruzione di un’Europa della salute.

Una battaglia politica per i finanziamenti alla salute

Il programma Eu4Health, con un budget di 5,3 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, ha rappresentato un salto di qualità senza precedenti nella politica sanitaria dell’UE. Per la prima volta, infatti, è stato istituito un fondo sanitario autonomo, capace di finanziare iniziative transfrontaliere, l’approvvigionamento di medicinali e dispositivi medici, la digitalizzazione della sanità e la lotta alle disuguaglianze tra Stati membri. In confronto, il programma precedente (2014-2020) disponeva di appena 450 milioni di euro, sottolineando il netto cambio di passo avvenuto nel contesto post-pandemico. Tuttavia, la possibilità che Eu4Health venga ora ridimensionato rischia di vanificare i progressi ottenuti e di compromettere la capacità dell’Europa di rispondere con efficacia a nuove crisi sanitarie. In un contesto globale in cui la resilienza sanitaria è cruciale, smantellare un presidio strategico come Eu4Health potrebbe rivelarsi un errore dalle conseguenze gravi per la salute dei cittadini europei e per la coesione stessa dell’Unione.

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