di FRAME ASSET MANAGEMENT
IL SETTORE ENERGY
Il settore Energy, sin dal 2020, non ĆØ stato molto amato dagli investitori e scambiava quindi a valutazioni molto allettanti, ed ancora oggi lo sono. La diffusione della retorica ESG (Environmental Social Governance) ha causato un gran drenaggio di liquiditĆ da questo settore e situazioni come questa possono attirare lāattenzione dei cosiddetti ācontrarianā. Ad aprile di quellāanno, infatti, le commodities scambiavano al livello più basso registrato in 240 anni rispetto allāequity. Quello che risulta evidente, inoltre, ĆØ che un bull market per le commodities rappresenta un bull market anche per il āValue Investingā. E questo porta ad avere una spiccata preferenza per questo approccio.
UN’AREA ECONOMICA IN CRESCITA
Le societĆ del settore Energy, in aggiunta, sono diventate nel tempo molto più disciplinate in termini di capital spending. In passato, quando il petrolio scambiava a prezzi molto alti, queste societĆ erano abituate a spendere il 100% del proprio flusso di cassa libero in capEx. Oggi la media per il settore si attesta al 30%. Le societĆ del settore Energy sono le prime e le più attive in stock buybacks e sono alla continua ricerca di acquisizioni mentre, allo stesso tempo, con un prezzo del greggio cosƬ basso, non sono incentivate ad aumentare le trivellazioni. Questa dinamica, nel lungo termine, porterĆ la domanda di greggio a non aumentare, mentre la domanda lo farĆ . In conclusione, quindi, ĆØ plausibile un aumento del prezzo del petrolio, che potrebbe raggiungere e superare in modo strutturale i 100 euro al barile. La situazione in cui ci troviamo oggi ha molte similitudini con gli anni ā70, nel senso che lāelevata inflazione risulta incorporata nel sistema ed i tassi dāinteresse potrebbero rimanere elevati per lungo tempo.