ISOLA DI PASQUA – L’Aeroporto Internazionale di Mataveri, conosciuto anche come Aeroporto dell’Isola di Pasqua, detiene il primato di essere l’aeroporto più remoto del mondo. Situato sull’Isola di Pasqua, territorio cileno nell’Oceano Pacifico, questo scalo aereo si trova a ben 3.759 chilometri dall’Aeroporto Internazionale Arturo Merino Benítez di Santiago del Cile e a 4.254 chilometri dall’aeroporto di Papeete a Tahiti. La sua posizione geografica estrema lo rende un vero e proprio ponte tra continenti, servendo come unico punto di accesso aereo a una delle isole più isolate del pianeta. La pista dell’aeroporto attraversa quasi completamente l’isola, estendendosi dall’entroterra della costa sud-occidentale fino a raggiungere quasi la costa orientale, separando la montagna vulcanica di Rano Kau dal resto del territorio.
Storia e sviluppo dei collegamenti
La storia dell’Aeroporto di Mataveri inizia nel 1967, quando furono inaugurati i primi voli programmati dal continente cileno con frequenza mensile, operati da un Douglas DC-6B della compagnia LAN-Chile (oggi LATAM Airlines) che impiegava nove ore per raggiungere l’isola. L’infrastruttura aeroportuale era stata precedentemente sviluppata e asfaltata per uso militare statunitense, per poi essere convertita all’uso civile. Nel corso degli anni ’70, il servizio si è progressivamente potenziato con l’introduzione di voli settimanali non-stop operati dal Boeing 707-320, che collegavano l’Isola di Pasqua non solo a Santiago del Cile ma anche a Papeete, Tahiti. L’evoluzione tecnologica ha portato alla sostituzione dei velivoli più datati con moderni aeromobili come il Boeing 767-200ER, l’Airbus A340 e il Boeing 767-300ER, garantendo oggi collegamenti regolari che mantengono l’isola connessa con il mondo esterno nonostante il suo straordinario isolamento geografico.