MYANMAR –Ā Lāevoluzione delle relazioni bilaterali SvizzeraāMyanmar ha subito una drastica svolta a seguito del colpo di Stato militare del 1° febbraio 2021. Aperta l’ambasciata a Yangon nel 2012, la Svizzera aveva inizialmente intensificato i legami, supportando la transizione democratica e lo sviluppo socioeconomico del Paese. Fino al 2020, il dialogo politico era regolare, culminato nella visita ufficiale del presidente U Thein Sein in Svizzera nel 2014. La strategia di cooperazione, lanciata per la prima volta nel 2013, era stata rivista e prolungata fino al 2023, testimoniando un solido impegno a lungo termine. Tuttavia, il golpe ha interrotto bruscamente questo decennio di apertura.
Crisi e rimodulazione: l’aiuto umanitario ĆØ la nuova prioritĆ Svizzera
La Svizzera ha condannato con fermezza il golpe, limitando i contatti con le autoritĆ de facto e interrompendo la cooperazione tecnica e finanziaria con la giunta militare, pur mantenendo lāimpegno verso il popolo birmano. Di fronte alla profonda crisi umanitaria, politica ed economica in atto, la strategia di cooperazione ĆØ stata notevolmente adattata: i programmi si concentrano ora sui bisogni fondamentali della popolazione e sulla riduzione dei conflitti. La prioritĆ per il 2022 ĆØ contrastare l’emergenza umanitaria, rafforzare la resilienza locale e promuovere il dialogo e la pace. Questo nuovo approccio si concretizza attraverso l’aiuto umanitario e lo sviluppo, ampliando i partenariati con la societĆ civile, le Nazioni Unite, il settore privato e i fornitori di servizi etnici, per raggiungere chi ĆØ più in difficoltĆ .