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lunedì 6 Ottobre 2025
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CRYPTO - Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea (BCE), ha annunciato che l’euro digitale potrebbe essere operativo già nel 2027. In un’intervista all’emittente...

Speciale Iran: quanto è forte l’esercito tra armi, aviazione e potenziale nucleare

IRAN – L’Iran è da tempo al centro dell’attenzione geopolitica per il suo ruolo strategico in Medio Oriente e il potenziale militare che ha saputo costruire negli anni. Attualmente, l’esercito iraniano è considerato il nono più potente al mondo. Le sue forze armate regolari contano oltre 350.000 effettivi, di cui circa 190.000 professionisti, affiancati da un numero equivalente di riservisti. A questi si aggiungono i circa 200.000 membri dei Guardiani della Rivoluzione Islamica, i pasdaran, che rappresentano una forza militare parallela fortemente ideologizzata e dotata di ampi poteri. In caso di guerra totale, secondo alcune stime, Teheran potrebbe mobilitare fino a 10 milioni di persone. Le forze armate sono strutturate in esercito di terra, aeronautica e marina, con l’ayatollah Ali Khamenei come guida suprema del potere militare. Dopo la guerra devastante con l’Iraq negli anni ’80, l’Iran ha investito massicciamente in difesa, destinando fino al 3% del proprio PIL al comparto militare, concentrandosi soprattutto sulla produzione interna di armamenti, inclusi carri armati, missili balistici e droni.

L’esercito dell’Iran

In ambito tecnologico e strategico, Teheran ha costruito una capacità bellica articolata e avanzata. L’aviazione dispone di una flotta eterogenea che comprende caccia come F14, MiG-29, F5, F7, e i moderni Sukhoi Su-30MKM, oltre a aerei da addestramento e trasporto come l’Embraer 312 Tucano e il Fokker F27. La componente elicotteristica è altrettanto diversificata, con mezzi come Tofan e Mil Mi-17. La Marina iraniana, inoltre, schiera sottomarini (alcuni con capacità nucleari), fregate, corvette e imbarcazioni da attacco missilistico leggero. Particolare attenzione è stata data alla produzione di droni e missili a corto e lungo raggio, arma chiave nel suo arsenale offensivo e difensivo. Ma è il programma nucleare a destare la massima preoccupazione internazionale: dopo la fine dell’accordo sul nucleare con gli USA, Teheran avrebbe ripreso ad arricchire uranio a livelli critici, e secondo fonti giornalistiche potrebbe essere in grado di costruire tre ordigni nucleari in tempi molto brevi. Alla luce di una possibile guerra con Israele – alleato degli Stati Uniti e dotato di testate nucleari – il rischio di un’escalation è concreto e potrebbe coinvolgere anche la Russia, creando un pericoloso scenario da conflitto globale.

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