ARABO – Con i suoi oltre 334 milioni di parlanti totali al 2025, l’arabo si conferma una delle lingue più influenti e diffuse a livello globale. Questa lingua semitica, con radici che affondano nell’Arabia nord-occidentale dell’Età del Ferro, ha visto la sua diffusione esplodere grazie all’espansione islamica, diventando la lingua franca del mondo arabo. La sua importanza non si limita alla comunicazione quotidiana in ben 26 Paesi, ma si estende a un ruolo cruciale in ambito religioso e internazionale. L’arabo classico è la lingua liturgica per circa 1,9 miliardi di musulmani, fungendo da ponte spirituale e culturale. Allo stesso tempo, l’arabo moderno standard è riconosciuto a livello globale, essendo una delle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite, a testimonianza della sua rilevanza nel panorama geopolitico contemporaneo.
L’arabo classico è la lingua liturgica di 1,9 miliardi di musulmani
La storia della lingua araba è un affascinante percorso che intreccia evoluzione linguistica e influenze culturali. La sua scrittura si sviluppò dalla forma tardo-nabatea dell’aramaico, con l’alfabeto dei Nabatei (la cui capitale era Petra) come precursore diretto. Le prime testimonianze scritte risalgono a iscrizioni cristiane datate 512-513 d.C., trovate a Zabad. Questo sottolinea il ruolo significativo dei cristiani arabi nel sesto secolo per lo sviluppo della lingua e della scrittura, particolarmente alla corte di al-Hīra, un importante centro cristiano e culturale dove lo studio della scrittura era già avanzato. L’arabo classico, con testi che risalgono al terzo secolo d.C., si è evoluto in una lingua di poesia e cultura, che ha fornito agli arabi un senso di unità e identità comune, consolidando il suo ruolo come pilastro della loro storia e civiltà.