SOCIAL – WhatsApp Messenger, l’applicazione di messaggistica centralizzata che ha rivoluzionato il modo di comunicare, è stata fondata nel 2009 da Jan Koum e Brian Acton, ex dipendenti di Yahoo!. L’idea nacque dopo che Koum, acquistando un iPhone, comprese l’enorme potenziale del neonato App Store. Inizialmente l’app si proponeva di mostrare semplicemente lo stato degli utenti, ma con l’introduzione delle notifiche push da parte di Apple e l’aggiunta di una funzionalità di messaggistica, il numero di iscritti crebbe esponenzialmente. Il nome stesso, WhatsApp, unisce il gergo inglese “What’s up?” (come va?) con il termine “App”, riflettendo la sua natura immediata e conversazionale. Acquisita da Facebook (oggi Meta) nel 2014, WhatsApp è passata da semplice strumento per dispositivi mobili a una piattaforma onnicomprensiva che ha esteso la sua presenza anche ai computer desktop. La sua sede principale si trova a Menlo Park, California, con la divisione europea a Dublino, Irlanda, a conferma della sua portata globale.
Oltre 600 milioni di utenti attivi
Dall’invio di semplici messaggi di testo, l’app si è evoluta per supportare una vasta gamma di contenuti multimediali: immagini, video, file audio, documenti, e la condivisione della posizione. Oltre alla comunicazione tra singoli individui e in gruppi, WhatsApp ha introdotto le chiamate audio e video (sia individuali che di gruppo), consolidando il suo ruolo di strumento di comunicazione completo. La sua espansione non si è fermata al solo ambito personale. A partire dal 2017, infatti, l’azienda ha lanciato una piattaforma commerciale, consentendo alle aziende di connettersi direttamente con i propri clienti su larga scala. Questo passaggio ha aperto nuove prospettive per il business, trasformando WhatsApp in uno strumento di customer service e marketing di fondamentale importanza, e dimostrando la sua continua capacità di adattarsi alle esigenze del mercato e degli utenti.