MEDIO ORIENTE – La notizia di un accordo di pace tra Hamas e Israele per la “prima fase” del piano su Gaza ha scosso il Medio Oriente, portando un’ondata di speranza. L’annuncio, fatto inaspettatamente dal Presidente USA Donald Trump tramite il suo social media, celebra un traguardo storico: la liberazione degli ostaggi e il ritiro concordato dell’IDF come primi passi verso una “pace forte e duratura”. L’intesa prevede che almeno 20 ostaggi ancora in vita vengano rilasciati a breve, forse giĆ nel weekend, in cambio del rilascio da parte di Israele di 1.950 prigionieri palestinesi. La gioia ĆØ giĆ palpabile nelle strade di Gaza e tra le famiglie israeliane, mentre l’artefice dell’accordo, Trump, ĆØ atteso nella regione per consolidare il cessate il fuoco. I mediatori di Qatar, Egitto e Turchia sono stati ringraziati per il loro ruolo cruciale, e il Premier Netanyahu ha prontamente convocato il gabinetto di sicurezza per approvare e dare il via all’attuazione del piano, segno della serietĆ e imminenza degli sviluppi.
Storico accordo su Gaza: ostaggi liberi e ritiro IDF annunciati da Trump
La “prima fase” dell’accordo, firmata a quasi due anni dall’attacco del 7 ottobre 2023, segna non solo una tregua cruciale, ma pone le basi per un processo più ampio. Sebbene i dettagli sul ritiro delle forze israeliane restino in parte da definire, l’impegno ĆØ che l’IDF si ritiri su una linea concordata entro 24 ore dall’approvazione. Hamas ha confermato che l’accordo implica la fine della guerra, l’ingresso di aiuti umanitari e lo scambio di prigionieri, pur chiedendo a Trump di garantire il rispetto dei termini da parte di Israele. Anche la comunitĆ internazionale ha accolto con favore l’evento. Con il Presidente Trump che ha promesso il coinvolgimento degli Stati Uniti nel mantenimento della pace e nella ricostruzione, la speranza ĆØ che questa tregua apra la strada a una duratura soluzione al conflitto in Medio Oriente (foto Vatican News).