Ticino: contributo agli ospedali per i mancati introiti causati dalla pandemia

ospedale ticino

TICINO – Ticino: contributo agli ospedali per i mancati introiti causati dalla pandemia.

CONTRIBUTI AGLI OSPEDALI DEL TICINO

Dopo che l’Organizzazione mondiale della sanità ha decretato la fine dell’emergenza internazionale della pandemia di coronavirus, il Consiglio di Stato ha licenziato il messaggio con cui interviene a parziale copertura dei mancati introiti delle strutture ospedaliere nella fase di blocco dell’attività sanitaria non urgente, deciso dalla Confederazione durante la prima ondata di Covid. Un messaggio che permette anche al Governo cantonale di mettere un punto, anche simbolico, alla fase straordinaria ed imprevedibile appena conclusa. La pandemia ha inciso in maniera molto rilevante sull’attività degli istituti ospedalieri cantonali che, in un contesto di grande incertezza, hanno dovuto riorganizzarsi a più riprese, rapidamente e con grande flessibilità, per far fronte alla gestione dei pazienti Covid e garantire al contempo la presa in carico dei pazienti affetti da altre patologie.

ATTENZIONE ALLA SANITÀ

Questa situazione straordinaria ha avuto inevitabilmente ripercussioni anche dal profilo finanziario, sia in termini di maggiori costi, sia in termini di mancati ricavi. I primi sono stati riconosciuti tramite il versamento alle strutture di complessivi 28,8 milioni di franchi per gli anni 2020 e 2021, oltre al contributo straordinario di 3,1 milioni di franchi destinato al mantenimento in prontezza dei letti supplementari di cure intense e alla Clinica Luganese Moncucco nel periodo luglio 2021 giugno 2022, in particolare durante l’inverno. I mancati ricavi sono invece oggetto del messaggio che il Governo sottopone ora all’attenzione del Gran Consiglio, con cui si propone di stanziare complessivamente 18,2 milioni di franchi. Un importo che, seppur limitato rispetto a quanto segnalato dalle strutture, è ritenuto ponderato, sostenibile e giustificato.