METALLI INDUSTRIALI: PREOCCUPANO LE POLITICHE COMMERCIALI
ECONOMIAĀ – Timori di guerre commerciali e un dollaro più forte potrebbero prevalere sull’impatto positivo dello stimolo cinese e guidare correzioni dei metalli industriali. Scrivono da Assiom Forex: “Al momento, riteniamo che i rischi di ribasso siano limitati dal basso livello dei rapporti corte/consumo, da un sottoinvestimento strutturale, nazionalismo delle risorse e crescente protezionismo e atteso incremento della domanda mondiale per aumento dei consumi energetici, urbanizzazione e crescita demografica. Quindi, il 2025 dovrebbe probabilmente fornire alcuni buoni punti di ingresso agli investitori di lungo termine. Il controllo di catene di approvvigionamento per le materie prime critiche e di rotte marittime resta una prioritĆ strategica nel XXI secolo”.
NUOVI RECORD DELLāORO? FUORI DAI RADAR
Il picco dell’oro ĆØ probabilmente alle spalle. Concludono: “Riteniamo probabili prese di profitto entro fine anno grazie alla rimozione dell’incertezza sulle elezioni statunitensi, e ci attendiamo un consolidamento nel 2025, probabilmente in un intervallo di 2,450- 2,650 USD/oz. Al contrario, vediamo maggiori rischi di rialzo nel 2026 e negli anni successivi perchĆ© tutti i driver di lungo periodo restano validi: rischi di deflazione in Cina, aumento del debito negli Stati Uniti, fiat money devaluation, pressioni inflazionistiche, persistenti rischi geopolitici”.