FOCUS – Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rafforzato martedì l’alleanza di sicurezza con il Giappone, annunciando l’approvazione per la consegna del primo lotto di missili destinati ai caccia F-35 in dotazione alle Forze di autodifesa giapponesi. L’annuncio, rilasciato durante la sua visita alla portaerei a propulsione nucleare USS George Washington presso la base navale di Yokosuka, in presenza delle truppe americane, sottolinea l’accelerazione della cooperazione militare. Trump ha infatti precisato che le consegne avverranno già questa settimana, in anticipo rispetto alle previsioni. Oltre a garantire un rapido potenziamento delle capacità di difesa aerea di Tokyo, il Presidente ha colto l’occasione per ribadire la superiorità militare ineguagliabile degli Stati Uniti. “D’ora in poi, se saremo in guerra, la vinceremo,” ha dichiarato, lodando la potenza navale americana e la qualità delle attrezzature, dai missili agli F-35, sottolineando al contempo che la vera forza risiede nel personale qualificato in grado di utilizzare questi armamenti avanzati. Questa mossa è cruciale nel contesto del rafforzamento della difesa regionale in Asia.
I missili e il Giappone
La visita di Trump, parte di un tour in Asia, ha visto la partecipazione del Primo Ministro giapponese, Sanae Takaichi, che ha usato la piattaforma della USS George Washington per delineare la nuova strategia di difesa di Tokyo. Rivolgendosi congiuntamente alle truppe di entrambi i Paesi, Takaichi ha promesso che il Giappone “contribuirà in modo proattivo” alla pace e alla stabilità nella regione dell’Indo-Pacifico. Ha definito la portaerei un “simbolo della protezione della libertà” e ha confermato la sua intenzione di portare avanti la visione di un “Indo-Pacifico libero e aperto”, in linea con l’eredità dell’ex Premier Shinzo Abe. In risposta al “contesto di sicurezza severo e senza precedenti”, Takaichi ha affermato che Tokyo “rafforzerà sostanzialmente le sue capacità di difesa” e ha annunciato l’intenzione di aumentare la spesa per la difesa a circa il 2% del PIL con due anni di anticipo rispetto ai piani precedenti. Questa promessa di maggiore impegno finanziario e operativo consolida l’alleanza tra Giappone e Stati Uniti, che, forte di oltre 50.000 soldati USA schierati, è destinata a raggiungere “livelli ancora più grandi”.














