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martedƬ 2 Dicembre 2025
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Un buco nero massiccio sfreccia attraverso una Galassia

STILE – Il Telescopio Spaziale James WebbĀ ha offerto una scoperta astronomica sensazionale: una scia di gas e stelle lunga ben 20.000 anni luce all’interno della galassia a spirale NGC 3627, situata a 31 milioni di anni luce di distanza, nella Costellazione del Leone. Questa traccia, definita una “scia di condensazione” cosmica, ĆØ la più chiara e definita mai rilevata e si estende per circa un quinto del diametro galattico. La sua origine ĆØ al centro di un nuovo studio scientifico: i ricercatori ipotizzano che la scia sia la “cicatrice” lasciata dal passaggio ad altissima velocitĆ  di un oggetto massiccio e compatto, probabilmente un buco nero con una massa stimata di circa un milione di masse solari ( masse solari). L’oggetto avrebbe attraversato il disco galattico a oltre , focalizzando gravitazionalmente il gas circostante e lasciando dietro di sĆ© questa struttura lineare sorprendentemente stretta, larga solo circa 650 anni luce. L’analisi dei dati, che combina le osservazioni infrarosse del JWST (emissione di polvere) e quelle a onde radio del telescopio ALMA (movimento del monossido di carbonio), evidenzia una “turbulenza supersonica” all’interno della scia, fornendo solide prove a sostegno dell’ipotesi del buco nero.

Nuove frontiere di ricerca nella Galassia

La galassia NGC 3627 (nota anche come M 66) ĆØ parte del famoso “Leo Triplet”, un gruppo di galassie interagenti, ma questa scia inedita ne rivela una dinamica interna finora sconosciuta. La scoperta offre una nuova prospettiva sui fenomeni di interazione galattica e sulla natura dei buchi neri in transito. Secondo il modello che supporta la teoria della “cicatrice”, lo studio apre la strada a future ricerche per confermare l’esistenza e la traiettoria di questo oggetto supermassiccio in movimento. La possibilitĆ  di individuare tracce cosƬ ben conservate di passaggi di buchi neri vaganti fornisce agli astronomi un nuovo potente strumento per mappare e comprendere la distribuzione di questi oggetti invisibili e l’impatto che esercitano sull’evoluzione delle galassie. L’eccezionale chiarezza della scia, visibile sia nella polvere che nel gas molecolare, rende questa scoperta un punto di riferimento cruciale per l’astronomia e il mistero della materia oscura e dei buchi neri intermedi.

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