LUGANO – Le Agenzie Federali e i loro dipendenti sono in fermento a causa della recente direttiva del miliardario Elon Musk a capo del Dipartimento di Efficienza Governativa (DOGE), che richiede ai lavoratori federali di rispondere a un’e-mail settimanale dettagliando le loro attivitĆ , pena il licenziamento. La direttiva, inviata dall’Ufficio di Gestione del Personale (OPM), ha scatenato un’ondata di reazioni contrastanti e resistenze da parte di diverse Agenzie e sindacati.
“Cosa hai fatto la scorsa settimana?”
L’e-mail, con oggetto “Cosa hai fatto la scorsa settimana?”, richiede ai dipendenti di inviare circa cinque punti elenco delle loro attivitĆ settimanali, includendo il loro supervisore nella risposta. Musk, a capo del neonato Dipartimento di Efficienza Governativa (DOGE), ha dichiarato sui social media che il mancato riscontro sarĆ considerato come una dimissione. Tuttavia, l’e-mail stessa non menziona esplicitamente il licenziamento.
Boicottaggio esteso: Musk viene ignorato
Diverse agenzie federali, tra cui l’FBI, il Dipartimento di Stato e il Pentagono, hanno istruito i loro dipendenti a non rispondere all’e-mail, sollevando dubbi sull’applicabilitĆ della minaccia di Musk. Il Dipartimento di Stato ha diretto i dipendenti a ignorare la richiesta, affermando che il dipartimento risponderĆ per conto dei dipendenti. Everett Kelley, Presidente della Federazione Americana dei Dipendenti Governativi (AFGE), ha rilasciato una dichiarazione contro l’e-mail, definendola “crudele e irrispettosa” nei confronti dei dipendenti federali. Doreen Greenwald, Presidente del Sindacato Nazionale dei Dipendenti del Tesoro (NTEU), ha dichiarato che l’e-mail “dovrebbe essere denunciata come completamente anti-americana”.














