EUROPA – Gli studenti italiani godono da sempre di un calendario scolastico che prevede lunghe e attese pause. Le statistiche OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) confermano questa percezione, posizionando l’Italia tra le nazioni più “vacanziere” del continente. In media, i ragazzi italiani totalizzano 15,8 settimane di vacanza all’anno. Questo dato, che comprende le soste estive, natalizie, pasquali e quelle intermedie, rende il sistema italiano decisamente generoso rispetto a molte altre realtà europee. Tuttavia, pur figurando tra i Paesi con un elevato numero di giorni liberi, gli studenti italiani non detengono il primato assoluto. L’analisi OCSE, infatti, evidenzia come altri Paesi riescano a superare ampiamente questa cifra, spostando il vertice della classifica verso l’Europa orientale e meridionale.
I campioni di lunghe pause
Contrariamente a quanto si possa pensare, il record di settimane di vacanza spetta ad altri Paesi. I veri “campioni” di lunghe pause scolastiche si trovano nell’area baltica e nel Mediterraneo orientale. A dominare la classifica sono i ragazzi della Lettonia, che totalizzano ben 17,2 settimane di stop, un dato che li pone saldamente al primo posto. Subito dopo, si posizionano gli studenti di Lituania e Grecia, entrambi con 17 settimane, seguiti a ruota dai romeni con 16,8 settimane. Questi numeri dimostrano che, sebbene l’Italia offra un calendario scolastico molto disteso, esistono modelli educativi in Europa che integrano un numero ancora maggiore di settimane dedicate al riposo e alla famiglia. L’indagine OCSE, dunque, offre uno spaccato interessante sulle diverse filosofie educative e sulla distribuzione del tempo tra studio e riposo nel continente.














