STILE – Il velcro, oggi elemento indispensabile in settori che vanno dall’ortopedia allo sport, ha vissuto un percorso inaspettato verso il successo globale. Inventato dall’ingegnere svizzero George de Mestral negli anni ’50 e brevettato nel 1954, questo sistema di chiusura meccanica incontrò inizialmente il disinteresse e persino il disdegno del mercato tradizionale. Il mondo della moda degli anni ’60 rifiutò categoricamente il prodotto, considerandolo “estremamente utile ma estremamente brutto”, mentre il caratteristico rumore prodotto durante l’apertura disturbava profondamente i consumatori dell’epoca. Tuttavia, la svolta decisiva arrivò quando la NASA riconobbe il potenziale rivoluzionario del velcro per le missioni spaziali.
L’Apollo 11 e la consacrazione definitiva del velcro
La conquista dello spazio rappresentò il momento di svolta per il velcro di de Mestral. Durante le missioni Apollo, gli astronauti necessitavano di un sistema di fissaggio pratico e affidabile che permettesse loro di manipolare oggetti e indumenti senza dover armeggiare con cerniere o lacci complessi in condizioni di microgravità. Il velcro si rivelò la soluzione ideale: il 21 luglio 1969, durante il primo allunaggio dell’Apollo 11, il velcro fece la sua discreta ma decisiva apparizione sulla superficie lunare, diventando parte integrante delle tute spaziali e degli equipaggiamenti degli astronauti. Questo evento mediatico di portata mondiale trasformò definitivamente la percezione pubblica del prodotto, elevandolo da invenzione incompresa a tecnologia all’avanguardia. Il successo nelle missioni spaziali aprì poi le porte a innumerevoli applicazioni in campo medico, sportivo e industriale, rendendo il velcro una delle 50 invenzioni più importanti del XX secolo secondo una giuria internazionale.