STILE – Immaginate di trascorrere quasi due giorni consecutivi in un abitacolo angusto, senza finestrini laterali, con un solo bagno portatile condiviso e pasti disidratati. Non è la trama di un film di sopravvivenza, ma la quotidianità dei piloti a bordo del B-2 Spirit, il bombardiere stealth più segreto e invisibile al mondo. Il 21 giugno due di questi aerei hanno portato a termine una missione di 37 ore, sorvolando anche l’Italia, per colpire gli impianti nucleari iraniani. Un’operazione di precisione chirurgica che ha messo a durissima prova i nervi e il fisico dei suoi occupanti.
La dura realtà dei piloti di B-2 tra tecnologia avanzata e comfort minimo
Il B-2 Spirit è un gioiello di tecnologia, progettato per sfuggire ai radar, ha un costo di oltre 2 miliardi di dollari per unità. Il “glass cockpit” con comandi digitali è progettato per l’efficienza operativa, non per il benessere dei piloti. Ogni elemento è studiato per ridurre il peso e la traccia radar, rendendo il comfort una variabile secondaria. La cabina di pilotaggio è stretta e lo spazio dietro è appena sufficiente per una brandina da campeggio e una rudimentale toilette portatile. Non esistono sistemi di ventilazione avanzati e ogni piccolo dettaglio può trasformarsi in un problema di sopravvivenza durante missioni che superano le 30 ore. I piloti devono fare i loro bisogni utilizzando “wag bags”, secchi da campeggio con sacchetti igienici a chiusura ermetica. Per quanto riguarda il cibo, sono disponibili esclusivamente Meal Ready to Eat, razioni preconfezionate riscaldabili, pensate per fornire l’apporto calorico necessario in assenza di cucine. Dopo ore e ore di volo, l’odore dominante diventa quello del corpo umano. Per affrontare le estenuanti 40 ore di volo, i due piloti si alternano alla “guida” e al riposo. Mentre uno controlla il velivolo, l’altro può distendersi su una brandina pieghevole. L’addestramento include simulazioni estreme per preparare i piloti alla privazione del sonno e allo stress prolungato.














