ECONOMIA CON GLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI BIOGAS: UN MODELLO DIFFUSO DI EFFICIENZA E SOSTENIBILITÀ PER IL SETTORE AGRICOLO
ECONOMIA – Il biogas, in particolare al biometano ovvero un suo derivato, è tra i prodotti in cui crede fortemente l’Unione Europea, tanto da averlo annoverato tra gli elementi chiave del suo Green Deal. Il naturale interesse del mondo agricolo verso la produzione di biogas, tema dell’evento, nasce dal concetto di biomassa e dalla sua valorizzazione: da prodotto di scarto di attività produttive a fonte di energia attraverso un processo naturale denominato digestione anaerobica che si svolge in particolari sistemi di stoccaggio. Le biomasse non sono altro che sottoprodotti dell’attività agricola e zootecnica – elementi presenti in grande quantità nel ciclo produttivo di qualsiasi azienda agricola – il cui recupero diventa fonte di opportunità e mezzo per realizzare un modello di economia circolare.
LA GESTIONE
Oltre al biogas prodotto, anche la parte residua del processo viene infatti trattata ed utilizzata come ammendante naturale per le attività agronomiche ritornando così nel ciclo produttivo che si ripete da principio. Il biogas generato dagli impianti di stoccaggio, come quello protagonista dell’evento, comporta una serie di vantaggi: il più ovvio è la generazione di energia ovvero combustile per produrre calore, riscaldare gli spazi dell’aziende agricole e fornire acqua calda. Con la trasformazione dello stesso biogas in biometano si ottiene inoltre carburante per i mezzi agricoli. La produzione e l’utilizzo del biogas, oltre a valorizzare un prodotto di scarto dei processi agricoli, contribuisce alla riduzione della dipendenza dalle fonti fossili, delle emissioni di Co2 e dei costi di gestione per lo smaltimento dei rifiuti organici. Più in generale, è l’intera filiera agricola a beneficiare di un maggiore valore aggiunto, attraverso la creazione di nuove attività economiche.