COME PREPARARSI AL 2025
MALTA – Mercati, come prepararsi al 2025. A cura di Alessio Garzone, Gamma Capital Markets. Più in generale, gli investitori a lungo termine possono consolarsi con il fatto che, nonostante la volatilità della scorsa settimana, non è cambiato molto da una prospettiva fondamentale. I mercati continuano a essere sostenuti da un’economia resiliente, una solida crescita degli utili e consumatori capaci di reggere l’impatto di tassi più alti e un’inflazione ancora elevata. La riunione della Federal Reserve non ha alterato questa narrazione: l’inflazione è sotto controllo, i tassi continueranno a scendere, anche se a un ritmo più lento, e l’economia statunitense rimane ben posizionata per affrontare le sfide future. Tuttavia, il 2025 presenta una complicazione: la maggior parte degli analisti ha alzato significativamente le aspettative di crescita per gli indici azionari globali, rendendo più difficile battere le stime rispetto al 2024. Questo è in netto contrasto con le previsioni fatte alla fine del 2023, che ipotizzavano un ribasso generalizzato, poi smentito da utili aziendali migliori del previsto.
LE ASPETTATIVE
In questo contesto, ci aspettiamo (e ci auguriamo) una rotazione graduale dai titoli che hanno corso senza sosta negli ultimi due anni a quelli che hanno partecipato meno alla festa, ovvero un passaggio dalle MAG7 all’S&P 500 ex-MAG7. Questo movimento non solo potrebbe supportare un rally più sostenibile, ma favorirebbe una crescita più solida e meno dipendente da un ristretto numero di titoli. La concentrazione dei pesi degli indici su pochi nomi rappresenta infatti una “frizione” troppo facile da rompere, lasciando i mercati vulnerabili a episodi di forte volatilità. Per gli investitori, periodi di volatilità restano comunque opportunità per diversificare, riequilibrare e aggiungere investimenti di qualità, sia in azioni che in obbligazioni, sempre in linea con le proprie tolleranze al rischio e obiettivi personali.
IL 2025
Il 2025 potrebbe non offrire la stessa corsa spettacolare del 2023 e del 2024, ma un approccio prudente e una corretta allocazione potrebbero fare la differenza in un contesto di mercati ancora in evoluzione. I mercati, come le luci di Natale, ogni tanto scintillano e ogni tanto si bruciano. E quando succede, l’investitore deve fare come chi sistema l’albero in casa: senza farsi prendere dal panico, sostituire le lampadine guaste e accendere solo quelle che illuminano il portafoglio. Auguriamoci che il 2025 porti meno carbone e più regali sotto l’albero. Per ora, possiamo solo sperare che le ultime sedute regalino qualche sorpresa.














