Corea del Sud: riunione straordinaria per salvare il won ai minimi storici tra crisi politica ed economica

LUGANO - Il governo sudcoreano ha convocato una riunione straordinaria per fronteggiare il crollo del won, sceso ai minimi storici contro il dollaro. Le...
12.9 C
Lugano
venerdì 14 Novembre 2025
APP

Corea del Sud: riunione straordinaria per salvare il won ai minimi storici tra crisi politica ed economica

LUGANO - Il governo sudcoreano ha convocato una riunione straordinaria per fronteggiare il crollo del won, sceso ai minimi storici contro il dollaro. Le...

Cina: Produzione industriale e vendite al dettaglio in rallentamento, crescono i timori per l’economia da 19 trilioni di dollari

LUGANO - L’economia cinese mostra segnali di rallentamento, con la produzione industriale cresciuta meno del previsto e le vendite al dettaglio in calo rispetto...

Re Carlo festeggia 77 anni in Galles: un compleanno riflessivo segnato da successi personali e sfide familiari

LUGANO - Re Carlo III festeggia il suo 77° compleanno con un viaggio in Galles, occasione per riflettere su un anno di successi e...

Norvegia valuta investimenti del fondo sovrano in società di difesa nel 2027, spinta da tensioni geopolitiche e pressioni USA

LUGANO - Di fronte all’instabilità generata dalla guerra in Ucraina e alle dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump sulla difesa europea, la Norvegia sta...

Ucraina: FMI avvia missione per nuovi prestiti, Svyrydenko annuncia audit anti-corruzione da 100 milioni

LUGANO - Il Fondo Monetario Internazionale ha annunciato l'avvio imminente di una missione in Ucraina per valutare le esigenze di finanziamento del paese e...

Tremano i mercati: il 2025 è cominciato all’insegna dell’alta volatilità bidirezionale

I MERCATI TREMANO

LONDRA I mercati oggi: il 2025 è cominciato all’insegna dell’alta volatilità bidirezionale. L’analisi di Saverio Berlinzani di ActivTrades. Si alternano momenti di euforia a fasi di paura, tutto collegato all’arrivo alla Casa Bianca di Trump, che vuole cambiare radicalmente l’approccio USA verso il resto del mondo. Assistiamo a dichiarazioni e risposte che lasciano i mercati in balìa delle notizie giornaliere. Prima Trump, con i dazi, l’immigrazione clandestina, le misure economiche, i rapporti con Cina e Russia; dall’altra parte arrivano risposte più o meno velate, tentativi di svalutazione competitiva, interventi verbali, in uno yoyo che mantiene le price action volatili ma non direzionali. Ieri è stato il turno del crollo del Nasdaq, dopo che le aziende tecnologiche statunitensi sono crollate nelle contrattazioni pre-mercato. La startup cinese di intelligenza artificiale DeepSeek sta seriamente preoccupando i colossi tech americani perché raggiunge prestazioni elevate con costi di gran lunga inferiori rispetto ai concorrenti americani. L’app cinese sostiene di aver speso poco più di cinque milioni di dollari per sviluppare il suo modello, una somma piccolissima rispetto ai miliardi spesi dalle società americane. DeepSeek ha superato ChatGPT come app gratuita più scaricata in Cina e negli Stati Uniti, mettendo in seria difficoltà colossi come Nvidia e Meta.

EQUITY E CAMBI

Le azioni americane, proprio a causa di quanto successo con DeepSeek, sono crollate, specialmente il Nasdaq che ha perso oltre il 3%, mentre l’S&P ha chiuso a -1.8%. Solo il Dow Jones ha retto l’urto ribassista, con un +0.10%. Sul mercato dei cambi, l’EUR/USD, fino a ieri sera prima della chiusura, ha continuato ad oscillare tra 1.0460 e 1.0530 tenendo i supporti. Nella notte ha però mollato 1.0460 testando 1.0425 dopo che Trump ha dichiarato la volontà di imporre tariffe su microchip per computer, prodotti farmaceutici, acciaio e rame, sconfessando il Segretario al Tesoro Bessent, che aveva parlato di dazi intorno al 3%. Nonostante ciò, per ora l’Euro ha tenuto i supporti, ma ci avviciniamo alle decisioni di Fed e BCE, attese ad un nulla di fatto la prima e ad un taglio di 25 punti base la seconda. In seguito, la divaricazione dei tassi tra le due banche centrali potrebbe cominciare a ridursi. Ciò potrebbe spingere la divisa USA all’inversione del trend vissuto nell’ultimo anno, ma per ora sono solo ipotesi. Cable ha per ora tenuto 1.2420 come supporto con EUR/GBP nuovamente sotto 0.8400. Le valute oceaniche sono sotto pressione per via dell’aumento del risk off con AUD/USD a 0.6250 e NZD/USD tornato sotto 0.5660. L’indice VIX, dopo aver toccato quasi 22, ha ripiegato a 18 con la tensione che progressivamente si è allentata. USD/JPY è tornato a 155.50 dopo aver testato 153.80. Per ora il rialzo della BoJ non ha avuto alcun impatto significativo sulla valuta giapponese, come avevamo accennato quando si parlava di USD/JPY che segue USD/CNH. USD/CAD è nel solito range, in attesa della BoC domani, stesso giorno della decisione della Federal Reserve. La BoC taglierà ancora mentre la Fed starà ferma, secondo le previsioni.

INDICE FED DI DALLAS

L’indice di attività manifatturiera del Texas della Fed di Dallas è salito di 7 punti a 12,2 a gennaio 2025, il livello più alto dall’ottobre 2021. Inoltre, i nuovi ordini hanno raggiunto il massimo da aprile 2022, mentre anche l’utilizzo della capacità e le spedizioni sono migliorati. Le condizioni aziendali hanno raggiunto massimi pluriennali, con l’indice di attività generale che è salito a 14,1 e quello delle prospettive a 18,7. L’occupazione è cresciuta leggermente, con il 14% delle aziende che hanno assunto. Le pressioni sui prezzi sono aumentate, con l’aumento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti finiti.

USA, CHICAGO FED INDEX

Il Chicago Fed National Activity Index è salito a 0,15 a dicembre 2024, la lettura più alta degli ultimi sette mesi, rispetto a un -0,01 rivisto al rialzo a novembre. La lettura ha mostrato un aumento della crescita economica a dicembre, con indicatori correlati alla produzione che hanno contribuito per 0,19 (contro +0,03 a novembre) e indicatori correlati all’occupazione in aggiunta (contro invariati).

GERMANIA, IFO IN RECUPERO

L’indicatore Ifo Business Climate per la Germania è salito a 85,1 a gennaio 2025 dall’84,7 registrato a dicembre, e al di sopra delle previsioni di 84,7. L’indicatore delle condizioni attuali è salito a 86,1 da 85,1, al di sopra delle previsioni di 85,4, mentre il sottoindice per le aspettative aziendali è sceso a 84,2 da 84,4, in linea con le previsioni. Il settore dei servizi sta migliorando mentre la produzione manifatturiera è nuovamente diminuita, e la stagnazione nell’economia tedesca non è ancora terminata, secondo il presidente dell’Ifo.

PETROLIO

I future sul petrolio greggio WTI sono scesi di oltre il 2% a quasi 73 dollari al barile lunedì, facendo registrare il minimo mensile, a causa dell’aumento del risk off globale, che pone dei rischi sulla crescita della domanda di petrolio. In precedenza nella sessione, i deboli dati economici dalla Cina, che mostravano una contrazione dell’attività delle fabbriche, hanno alimentato le preoccupazioni per il calo della domanda dal più grande importatore di petrolio al mondo. Queste preoccupazioni sono state ulteriormente accentuate dalla prospettiva dei dazi proposti dalla nuova amministrazione USA, che potrebbero esacerbare le tensioni sulla crescita economica e sulla domanda di energia. Nel frattempo, una breve disputa tra Stati Uniti e Colombia sulle politiche migratorie, sebbene risolta senza sanzioni, ha tenuto i mercati in bilico. Nonostante queste sfide, l’Arabia Saudita sta segnalando l’intenzione di aumentare i prezzi del petrolio per l’Asia, cercando di bilanciare i tagli alla produzione dell’OPEC+ e le recenti sanzioni statunitensi sulle esportazioni di petrolio russo.
FacebookTwitterWhatsAppTelegramLinkedInEmail

Ultimi articoli