DEEPSEEK SCUOTE WALL STREET: MILIARDARI DELL’IA IN AFFANNO
ECONOMIA –Ā Un’ondata di vendite ha travolto i mercati azionari globali, innescata dal debutto di DeepSeek, la promettente startup cinese di intelligenza artificiale generativa. A farne le spese sono stati soprattutto i giganti americani della tecnologia, con Nvidia a subire le perdite più pesanti. Il crollo del 17% delle azioni Nvidia ha cancellato in un solo giorno ben 589 miliardi di dollari dalla sua capitalizzazione di mercato, un evento senza precedenti nel settore. A risentirne maggiormente ĆØ stato il fondatore e CEO Jensen Huang, che ha visto evaporare oltre 20 miliardi di dollari dal suo patrimonio personale, scivolando cosƬ fuori dalla top ten della classifica Forbes dei miliardari.
UNA SFIDA CINESE ALL’EGEMONIA AMERICANA
Il successo di DeepSeek, che ha sviluppato un modello di IA generativa a costi nettamente inferiori rispetto ai concorrenti americani, ha sollevato interrogativi sulla sostenibilitĆ degli ingenti investimenti effettuati dalle aziende statunitensi in questo settore. Gli investitori, infatti, temono che la competizione cinese possa erodere i margini di profitto delle big tech e rallentare la crescita del mercato dell’IA. L’impatto di DeepSeek sui mercati finanziari e sul settore dell’intelligenza artificiale ĆØ destinato a far discutere a lungo. Da un lato, la competizione cinese rappresenta una sfida importante per le aziende americane, costringendole a innovare sempre più rapidamente e a ridurre i costi. Oltre a Nvidia, anche altre grandi aziende tecnologiche hanno subito perdite significative, tra cui Oracle, che ha visto crollare il suo titolo del 14%, facendo scivolare il suo fondatore Larry Ellison fuori dal podio dei più ricchi del mondo.