SVIZZERA – Il Consiglio federale svizzero ha espresso un parere favorevole riguardo alle proposte della Commissione dellāeconomia e dei tributi del Consiglio nazionale per una maggiore flessibilitĆ nelle norme sul telelavoro, con particolare attenzione al lavoro da casa. Questo orientamento riflette la crescente integrazione della digitalizzazione nel mondo professionale e mira a formalizzare un diritto fondamentale: quello all’irreperibilitĆ durante i periodi di riposo giornaliero e domenicale, un principio giĆ implicitamente riconosciuto ma che ora si intende esplicitare nella legge sul lavoro. Il progetto di legge, ispirato dall’iniziativa parlamentare Burkart del 2019, riconosce l’esigenza di adattare la legislazione alle nuove realtĆ lavorative, permettendo ai dipendenti maggiorenni di svolgere la propria attivitĆ al di fuori dell’ambiente aziendale, previo accordo con il datore di lavoro. Le modifiche proposte includono anche un’estensione dell’arco temporale per il lavoro diurno e serale da 14 a 17 ore, riducendo il periodo di riposo giornaliero da undici a nove ore. Inoltre, si prevede la possibilitĆ di lavorare per un massimo di cinque ore in non più di sei domeniche all’anno senza autorizzazione, con un supplemento salariale del 50% per compensare il lavoro domenicale.
Le proposte di adeguamento del Consiglio federale
Nonostante il supporto generale al progetto, il Consiglio federale ha avanzato alcune proposte di adeguamento per affinarne l’applicazione e l’efficacia. Una delle modifiche suggerite riguarda la limitazione del campo di applicazione ai soli lavoratori che godono di autonomia nell’organizzazione del proprio orario di lavoro, poichĆ© solo per questi l’obiettivo di migliorare l’equilibrio tra vita professionale e privata può essere pienamente realizzato. Il Consiglio federale ha anche proposto di eliminare il requisito della forma scritta per l’accordo tra datore di lavoro e dipendente, ritenendolo un onere amministrativo superfluo e privo di reale valore aggiunto. Un’ulteriore raccomandazione ĆØ che il diritto all’irreperibilitĆ sia esteso a tutti i dipendenti, non solo a chi opera in telelavoro, garantendo una tutela più ampia. Infine, il Consiglio federale ha sottolineato la necessitĆ di una revisione complessiva e coerente del Codice delle obbligazioni, che includa una definizione chiara del “telelavoro” e l’elenco dei punti da concordare tra le parti, oltre a sancire anche in questo codice il diritto all’irreperibilitĆ , assicurando cosƬ un quadro normativo completo e armonizzato.