ECONOMIA – Rally dell’azionario grazie al Tech, le curve obbligazionarie s’invertono ulteriormente.
di LIVIO SPADARO – FRAME
TECH, INTELLIGENZA ARTIFICIALE ED ECONOMIA
L’euforia per l’Intelligenza Artificiale, e più in generale per le Big Tech americane, ha spinto il Nasdaq 100 a una corsa da $5 trilioni, con il listino tecnologico che ha registrato la migliore performance del primo trimestre di sempre. Questa corsa ha però determinato dei timori da parte degli analisti visto che l’indice tecnologico statunitense sta scambiando a circa 26 volte gli utili attesi. Ben oltre la media a 10 anni di 21x. In particolare Apple, Microsoft e Nvidia sono oltre le loro medie pur rimanendo al di sotto dei picchi del periodo pandemico. Questo non ha comunque fermato l’ottimismo del mercato che, come scritto in precedenza, si è esteso anche agli altri indici. Il Bull/Bear ratio, che misura il sentiment degli investitori individuali, ha registrato il rapporto più alto dal Novembre 2021. Questo significa che il mercato ha una view fortemente rialzista.
SUL MERCATO AZIONARIO
Tuttavia, come ha notato il Capo Economista di Apollo Global Management, Torsten Slok, la performance dello S&P500 è fortemente legata alla liquidità immessa dalla Federal Reserve. Con il proseguimento della politica monetaria restrittiva. Secondo l’economista, il rischio di downside per le azioni aumenta. Fatto particolarmente interessante è che nella seconda parte del mese si è registrato, per la prima volta, un «incrocio» tra rendimenti. Il rendimento del T-Bill a 3 mesi è infatti salito al 5.3% che è lo stesso livello degli utili attesi a 12 mesi dello S&P500 e dei rendimenti dei bond corporate americani Investment Grade. Questo significa che un investitore americano è meno incentivato ad acquistare azioni perchè i bond garantiscono un rendimento migliore delle azioni. Se il mercato azionario è euforico, quello obbligazionario continua a lanciare segnali di allerta.