BERNA – L’Esercito svizzero rafforza la sua capacità di difesa.
L’ESERCITO SVIZZERO SI RINFORZA
Per poter proteggere la Svizzera e la sua popolazione anche in futuro, l’esercito sta rafforzando le proprie capacità di difesa. Il rapporto dell’esercito «Rafforzamento della capacità di difesa – Obiettivi e strategia per il potenziamento» traccia il percorso verso questo obiettivo, definisce tre punti focali e ne indica i costi. Negli ultimi anni la situazione in materia di sicurezza in Europa è andata deteriorandosi, soprattutto a causa della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina. Per poter continuare a svolgere anche in futuro e nel miglior modo possibile il suo compito fondamentale di protezione della Svizzera e della sua popolazione, l’esercito deve rafforzare le proprie capacità di difesa in tutte le zone d’efficacia. Le basi della politica di sicurezza sono già state gettate. Il Consiglio federale ha pubblicato il Rapporto sulla politica di sicurezza 2021, che definisce le linee guida per il futuro orientamento dell’esercito.
UN INVESTIMENTO DA 13 MILIONI DI FRANCHI
Il Consiglio federale ha adottato un rapporto supplementare che, sulla base degli insegnamenti tratti dalla guerra in Ucraina, fissa la necessità di avanzare la modernizzazione delle capacità di difesa e di orientare la politica di sicurezza in modo più coerente verso la cooperazione internazionale, un punto particolarmente pertinente per l’esercito. Le lezioni apprese finora dalla guerra in Ucraina confermano in linea di principio le linee di sviluppo avviate nei rapporti di base e sottolineano l’importanza e l’urgenza di rafforzare nuovamente le capacità di difesa. Le forze armate hanno bisogno di anni per riequipaggiarsi e aggiornarsi in termini di personale, materiale e tecnologia («potenziamento»). Inizialmente sono previsti investimenti per circa 13 miliardi di franchi svizzeri fino al 2030. Ciò sarà reso possibile grazie al graduale aumento del bilancio dell’esercito all’1 per cento del prodotto interno lordo, deciso dal Consiglio federale e dal Parlamento.