EUROPA – La Commissione europea ha fatto chiarezza definitiva sui tempi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), confermando che la scadenza del 31 agosto 2026 non subirĆ proroghe. Con 454 giorni ancora a disposizione, restano da processare richieste di pagamenti per oltre 335 miliardi di euro da parte dei Paesi membri. Il vicepresidente esecutivo Raffaele Fitto e il commissario Valdis Dombrovskis hanno presentato una comunicazione che invita i governi a “rivedere i loro piani per includere solo misure realizzabili”, abbandonando l’idea di progetti ambiziosi ma irrealizzabili nei tempi previsti. L’approccio pragmatico dell’UE punta a massimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili attraverso una rimodulazione strategica degli investimenti.
Bilancio attuale e strategie alternative per l’utilizzo completo delle risorse
Fino ad oggi, Bruxelles ha erogato 315 miliardi di euro ai Paesi membri, raggiungendo oltre 2.000 tappe intermedie e obiettivi nella realizzazione di riforme e investimenti previsti dai PNRR nazionali. Per garantire l’utilizzo integrale delle dotazioni finanziarie rimanenti, la Commissione ha proposto “misure alternative”, inclusa la possibilitĆ di trasferimenti al programma Edip per la difesa. Questa strategia consente ai governi di ottimizzare le risorse del dispositivo per la ripresa e la resilienza, concentrandosi su progetti concreti e realizzabili piuttosto che su iniziative che potrebbero non essere completate entro la scadenza. L’obiettivo ĆØ utilizzare “fino all’ultimo centesimo” delle risorse allocate, mantenendo la coerenza con gli obiettivi di digitalizzazione e transizione verde dell’Unione Europea.