CINA – Il cinese mandarino si posiziona come la seconda lingua più parlata al mondo, superando il miliardo di parlanti totali e quasi un miliardo di madrelingua. Imparare questa lingua, diffusa in ben 8 Paesi, offre un’opportunità straordinaria, specialmente nel mondo del lavoro, visto il crescente ruolo della Cina nell’economia globale. Conosciuto anche come lingua del nord, il mandarino è una famiglia di dialetti che domina la vasta area geografica della Cina settentrionale e non solo, estendendosi dallo Yunnan fino all’Heilongjiang. Le sue radici affondano nella storia della Cina, e la sua diffusione è stata facilitata dalla conformazione pianeggiante del nord del Paese, che ha reso più agevoli gli spostamenti e le comunicazioni rispetto alle regioni meridionali, caratterizzate da un territorio più montuoso.
Il cinese mandarino è parlato da 1,118 miliardi di persone
Nonostante il mandarino standard sia la forma ufficiale, è importante sapere che il termine “mandarino” raggruppa numerose varianti locali, come il dialetto del Sichuan o quello di Nanchino. Molte di queste varianti non sono sempre mutuamente intelligibili, il che significa che un madrelingua di un dialetto specifico potrebbe non capire facilmente un altro. Sebbene la maggior parte delle varietà di mandarino abbia quattro toni, si distinguono per alcune peculiarità fonetiche, come la presenza di consonanti retroflesse nel dialetto di Pechino, che non si trovano invece nelle lingue cinesi meridionali. L’enorme diffusione del mandarino lo rende il più grande dei gruppi dialettali cinesi, parlato da oltre il 70% della popolazione cinese. Per chiunque voglia entrare in contatto con la cultura e l’economia della Cina, l’apprendimento del mandarino standard rappresenta un passo fondamentale e strategicamente vincente.