EUROPA –Ā Il Belgio ha preso una posizione decisa votando contro il codice di condotta dell’Unione Europea per l’intelligenza artificiale generale, sollevando significative preoccupazioni sulla protezione dei diritti d’autore. La decisione, annunciata dal Ministro della Digitalizzazione Vanessa Matz, ĆØ arrivata proprio mentre il 2 agosto 2025 entrava in vigore una nuova fase cruciale dell’AI Act europeo. Secondo le autoritĆ belghe, il documento presenta lacune sostanziali nella tutela dei creatori di contenuti, in particolare per quanto riguarda il compenso dei titolari dei diritti quando le loro opere vengono utilizzate per l’addestramento dei sistemi di intelligenza artificiale. Il Belgio ha sottolineato che, mentre l’AI Act fornisce alcune protezioni, la forza degli impegni contenuti nel codice di condotta ĆØ fondamentale per garantire una tutela efficace di giornalisti, editori, produttori e artisti.
Il Belgio ha votato contro il codice di condotta sull’IA
Nonostante il voto contrario, il processo di definizione delle regole per l’IA continua ad evolversi, con 26 aziende tecnologiche di primo piano – tra cui Google, Microsoft e OpenAI – che hanno giĆ firmato il codice di condotta. Durante le discussioni all’interno dell’AI Board, il Belgio ha proposto diversi miglioramenti, inclusa la semplificazione delle procedure di opt-out per i detentori dei diritti, garanzie per un’equa remunerazione e l’esclusione della raccolta dati da siti web che diffondono contenuti illegali. Il Ministro Matz ha chiarito che questa non rappresenta la fine del processo normativo, evidenziando che la Commissione Europea ha riconosciuto la necessitĆ di possibili revisioni anticipate del codice. La posizione del Belgio riflette una crescente preoccupazione europea sul bilanciamento tra innovazione tecnologica e protezione della proprietĆ intellettuale, un tema destinato a rimanere centrale nel dibattito sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale.