Elezioni in Repubblica Ceca: Babiš ruggisce, in Europa si stacca un altro pezzo

EUROPA - Praga ha votato, e il verdetto è chiaro: Andrej Babiš è tornato come forza dominante. Il suo partito, l’ANO  (Partito dei cittadini...

Berkshire Hathaway acquisisce OxyChem per 9,7 miliardi: l’affare più rilevante di Buffett dal 2022

MIAMI, Stati Uniti - Berkshire Hathaway ha annunciato l'acquisizione di OxyChem, la divisione chimica di Occidental Petroleum, per 9,7 miliardi di dollari in contanti,...
13.6 C
Lugano
domenica 5 Ottobre 2025
APP

Elezioni in Repubblica Ceca: Babiš ruggisce, in Europa si stacca un altro pezzo

EUROPA - Praga ha votato, e il verdetto è chiaro: Andrej Babiš è tornato come forza dominante. Il suo partito, l’ANO  (Partito dei cittadini...

Berkshire Hathaway acquisisce OxyChem per 9,7 miliardi: l’affare più rilevante di Buffett dal 2022

MIAMI, Stati Uniti - Berkshire Hathaway ha annunciato l'acquisizione di OxyChem, la divisione chimica di Occidental Petroleum, per 9,7 miliardi di dollari in contanti,...

Sarah Mullally è il nuovo Arcivescovo di Canterbury

LONDRA, Regno Unito - La Chiesa d’Inghilterra ha nominato Sarah Mullally, 63 anni, come nuovo Arcivescovo di Canterbury, rendendola la prima donna a ricoprire...

Lagarde: “L’euro digitale sarà pronto entro il 2027”

CRYPTO - Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea (BCE), ha annunciato che l’euro digitale potrebbe essere operativo già nel 2027. In un’intervista all’emittente...

Jeff Bezos: “L’AI è una bolla industriale, ma cambierà ogni settore”

TECNOLOGIA - Durante l’Italian Tech Week 2025 a Torino, Jeff Bezos ha definito l’intelligenza artificiale una bolla industriale, distinguendola dalle bolle finanziarie. Secondo il...

Tomahawk: il missile da crociera statunitense, come funziona?

TECNOLOGIA - Il Tomahawk è uno dei sistemi d'arma più iconici e longevi delle Forze Armate statunitensi. Nato negli anni ’80 e continuamente aggiornato,...

UE-USA: L’Unione fa il pieno… di tariffe (e di… chip)

BRUXELLES – Dimenticate la retorica su «autonomia strategica» e «difesa dell’interesse europeo»: la nuova dichiarazione congiunta sancisce un drastico tetto unico del 15 % sui dazi statunitensi per la maggior parte delle esportazioni europee, compresi auto, farmaci, semiconduttori e legname .

Ecco il menu completo dell’accordo:

  • Tariffe allineate al 15 % — Il nuovo regime prevede, per quasi tutte le merci dall’UE agli USA, un dazio massimo del 15 %; chi già paga un’aliquota MFN (nazione più favorita) pari o superiore al 15 % non subirà alcun rincaro aggiuntivo .
  • Champions esclusi — Sughero, aeromobili e relative parti, farmaci generici e precursori chimici saranno tassati solo con il MFN (senza il supplementare “reciprocal tariff”), a partire dal 1° settembre 2025 .
  • Auto & co. in stallo tattico — I dazi sulle auto (oggi al 25 %) scenderanno al 15 % solo quando l’UE presenterà un disegno di legge per ridurre i suoi dazi sugli industriali USA; e l’effetto sarà retroattivo al 1° agosto 2025 .
  • Bomba energetica e digitale — L’UE si impegna a importare 750 miliardi di dollari di energia americana (GNL, petrolio, nucleare) entro il 2028 e a comprare almeno 40 miliardi in chip per l’AI, rafforzando i propri data center e tagliando i legami asiatici .
  • Un oceano di investimenti — Le aziende europee investiranno 600 miliardi di dollari in settori strategici USA entro il 2028, un colpo grosso per la cooperazione transatlantica .
  • Difesa sul piatto — L’UE acquisterà equipaggiamento militare statunitense per rafforzare la interoperabilità NATO e modernizzare i suoi arsenali .
  • Normative ferme — Bruxelles ha escluso ogni deroga normativa: né CBAM (carbon tax di confine) né CS-DDD (due diligence aziendale) saranno sospesi—il massimo della fermezza sull’autonomia regolatoria europea .
  • Wine & spirits: bocciati al momento — Nemmeno uno sconto sul vino: l’agroalimentare (vino, alcolici, birra) resta fuori dal 15 % e sarà oggetto di futuri negoziati… se e quando gli USA lo permetteranno .

“L’Europa ha fatto il pieno… di fatture”

Se cercavate un “colpo diplomatico”, qui abbiamo qualcosa di diverso: l’UE non ha ottenuto sconti, bonus o clause segrete: ha accettato un caro biglietto d’ingresso con tariffe alte, ma ha strappato impegni miliardari in chip, energia, investimenti e armamenti. Al posto di una vittoria glamour, ora abbiamo… una montagna di fatture da pagare.

FacebookTwitterWhatsAppTelegramLinkedInEmail

Ultimi articoli