TECNOLOGIA – Le aziende tecnologiche cinesi scatenano l’entusiasmo dei mercati perché stanno recuperando terreno rispetto agli Stati Uniti.
Il Dragone accelera sull’AI: la sfida a stelle e strisce entra nel vivo
Pechino non scherza più: i colossi cinesi dei semiconduttori e dell’intelligenza artificiale stanno scaldando i motori e i mercati lo hanno capito al volo. Mentre in Occidente si discute di regolamenti, in Cina si costruiscono chip, algoritmi e strategie per accorciare la distanza dagli Stati Uniti. Secondo dati diffusi dal Ministero dell’Industria cinese, gli investimenti pubblici in ricerca AI sono cresciuti a doppia cifra, con un chiaro obiettivo: rendere il Dragone indipendente dalle forniture americane e, perché no, mettersi davanti nella corsa tecnologica globale.
Wall Street osserva con un misto di paura e curiosità, mentre a Shanghai e Shenzhen gli indici tecnologici brindano. Le startup cinesi dell’AI ricevono finanziamenti record, i semiconduttori “made in China” diventano sempre più competitivi e il messaggio è chiaro: la Silicon Valley non è più l’unica superstar in città. Che sia l’inizio di una nuova guerra fredda digitale o solo la fine del monopolio USA, una cosa è certa: il mercato adora quando due giganti si sfidano.