EUROPA – Nonostante un aumento dei fallimenti e delle sfide economiche, l’economia dell’Unione Europea prosegue la sua espansione, segnando un moderato ma costante aumento del PIL. Questa crescita si basa su un quadro variegato: da un lato, l’incremento delle dichiarazioni di fallimento, che coesiste con una nuova ondata di registrazioni di imprese, dall’altro, un incremento delle emissioni di gas serra e dell’indebitamento pubblico lordo. Gli indicatori di Eurostat rivelano un andamento disomogeneo tra i settori: la produzione industriale ha mostrato un calo, mentre il commercio al dettaglio e, in modo particolarmente significativo, la produzione di servizi hanno registrato una solida crescita. Quest’ultimo ha addirittura raggiunto un livello storico, sostenendo l’ottimismo generale. Il miglioramento del clima economico complessivo è evidente, guidato da una maggiore fiducia nei settori dell’industria, dei servizi e del commercio, pur restando al di sotto della media di lungo termine. Questo scenario complesso evidenzia la resilienza dell’economia europea, capace di bilanciare sfide e opportunità, mantenendo una traiettoria di crescita positiva.
Il PIL dell’UE ha mantenuto un ritmo di crescita moderato anche nel secondo trimestre del 2025
Ecco un aumento dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, come riportato dalle stime rapide di Eurostat. Questa progressione ha contribuito a un incremento su base annua dell’1,5%. L’analisi delle principali economie europee mostra una performance diversificata: la Spagna si conferma leader con una crescita robusta dello 0,7%, mentre la Francia segue con un aumento dello 0,3%. Al contrario, Germania e Italia hanno registrato una leggera contrazione del PIL dello 0,1% nello stesso periodo. Questi dati sottolineano un’Europa a velocità multiple, dove le dinamiche economiche variano significativamente tra i Paesi membri. Nonostante le differenze, la tendenza generale indica una crescita sostenuta, che si muove in un contesto di sfide come l’aumento dei fallimenti, dimostrando la capacità di adattamento e di crescita dell’economia dell’Unione Europea, anche in un ambiente macroeconomico complesso e in continua evoluzione.














